Rassegna storica del Risorgimento

ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno <1917>   pagina <147>
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H carteggio di Urbano Lampreda con Luigi Angeloni 147
perchè le mie massime CostitumU sono diverse quanto al modo delle prime elezioni e della rappresentanza Nazionale da quelle della Costituzione Spa gnola, e perchè i più zelanti e i meno operanti cominciarono a gridare ai-l'Aristocratico, ed alcuni all'Ubbia, E pure se si facevano questi due cambia­menti o modificazioni si sarebbe tolto all'Austria ogni prelesto di commettere la massima delle soperchierie. Un mio amico ha tessuto una breve storia sulla rovina del nostro politico ordinamento operato, nei nove mesi decorsi, e in essa si vedranno le cause morali, politiche e militari che l'hanno ca­gionata.
Queste cause, come vedrai, sono state ipocrisia, paura, imperizia, imbe­cillità, tradimenti, ecc. Ne'vari poteri stabiliti dalia Costituzione, e ne'loro membri, i quali per alcuna di esse non hanno latto, ciò che si doveva, ed hanno fatto ciò ohe non si doveva. Comunque sia egli è ormai certo, che prima noi e poi i Piemontesi abbiamo fatto un buco nell'acqua, e che la causa dell'umanità non solo Bembra per sempre perduta, ma oziando peggio­rata d'assai, perocché al giogo? vieppiù aggravantesi degli antichi despoti pagani s'aggiungerà quello deppsaccjtt de' Tartari. Taluno :si consola per l'idea, che come un'istantanea luce più. mva e chiara è isegno che il lume si spegnerà, cosi un'oscurità più densa inviti a smoccolarlo, e comparisca quindi la luce più viva. Ma quando ancora questo grosso fungo si tolga non pare certo che toglierassi al tempo nostro, solevan dire a Pepe qu' versi del nostro Petrarca: Rare volte addivien che all'alte imprese ecc. ecc., e la strofa era adattata alle cose, ma non per Dio alla persona. Cola di Rienzo, e fin lo stesso Masaniello, furono giganti rimpetto a questo stolido ed arrogante Si­meneo ... ma finiamola una volta, se si può, e si potrà solo ritornando afe anima dinvìdwm meae. Dimmi che cosa fai, che cosa scrivi, se stai bene, e tutto ciò che un amico desidera sapere. Tu avrai lètto certamente Una ri­sposta del Rosini a certe tue critiche Osservazioni. Io ho cominciato a gettar sulla carta alcune osservazioni sulle sue difese contro le tue accuse inserite nelle sue nuove lettere, ma forse non le continuerò, perchè credo che Tenore non voglia continuare la pubblicazione del Giornale Enciclop., dove mettevo tutte le mie bazzecole, perchè: gpP inanca e gli è mancato 11 sussidio pecu­niario anche nel passato governo istituzionale. Che ne dici d'un paese dove un giornalista letterario, per quanto mediocre el sia, non può stampare un libretto di cinque fogli ogni mese, se il Governo non lo soccorre, obbligando I comuni a prenderne e a pagarne una copia perjciascheduno? E intanto un eoM paese voleva esser costumalo politicamente, e difendere e sostenere questa sua volontà!
Rispetto all'operétta che to?- annunziata, essa sarà tao, stampala a Parigi, ma se altrove, poiché, ojne credo, avrai piacerò- P' leggala, o ti av--viserò dove si Ibor* .vendibile, Ì9 p>' cura che. ti venga Mcaiplata. In­tanto sta sanOf-JT jBradiinl sempre il tuo
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