Rassegna storica del Risorgimento

ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno <1917>   pagina <158>
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Guido BmUco
3 Finalmente avevo parlato con Rosini del tuo dramma, o dettogli l'oe-corrente. Merito io titolo di smemorato, di disamorato: 1L Quanto alfa mia persona ti d'irà, che il mìo progetto i?aitd!are..a Nizz.a è svanito, perchè il conte d'Orìoff m'ha preso d'assalto, come si prende una prude (ma che tradurrai in italiano) e sto ollogiato e trattato in casa sua. Alla dogana di Galosce svol­sero le mie corte, e visto in una il nome di Raffaello Poerio, se la ritennero, tscon quella un' altra, che per caso era unita ai essa, dove avevo copiati in inglese i tre artìcoli di Foscolo. Dirai dunque al jpÉ che ho già parlalo al cav. di Loqueville, e che se me la Fa riavere con sicurezza sarà inserita nei giornali. In penitenza poi del tuo peccato commesso contro la mia memoria ed amore verso di te,*oh'ò grandissimo non solo farai le accennate tradu­zioni, ma mi farai spiare diligentemente i tre articoli; e *ue li manderai f tuo -comodo, e per occasione. Potrai fare omettere molti versi'dei seconàbrar* ticolo wifvm.
Ti prego infine di dire a LI verati, che per mezzo di Petroni che dove ri­spondermi, mi faccia sapere la direzione in Firenze della sita consorte, acciò che io possa ferie rimettere quel danaro ch'ei njf confidai .e isaluta lui IO. et caeteror, fra i quali il non impeccabile Cino. Yale.
Mio .CMO Angelom
Sono molto sensitivo quando i rimproveri che mi si fàuno sono giusti ;
-fMp poli a. sette ganasce (piando ,-mi vengono con !le contrarie qùatrtìL Lo stesso tuo rimprovero mi fu fatto dal .Duca per mezzo d'un biglietto recatomi dal suo segretario, credo, suo figlio. Ma se questi, come Madonna sua madre, dalla quale mi recai il giorno appresso, convennero con me, che più d'una settimana prima, avevano ricevuto una mìa letterina a *e diretta in risposta ad altra tua precedente;; e questa lettera ft quella )Gho ffifót di nou aver rice­vuto, in quella occasione io non vidi il Duca, perchù dormiva, e Madonna mi disse che stava non. moralmente, ma fisicamente abbattuto di più; Il che
lii credei facilmente, péit-clie1 oventóo vienilo podhi Èli innanzi, dopo pochi intontì di conversazione avevo dovuto xiartirmeno anche soggezione di Ma­dama, perchè sì. sforzava egli di pai-lare, e non poteva, e soffriva moltissimo. Mi dissero dunque che mi avrebbero avvisato del quando sarebbe stalo op­portuno ÌI fargli una visita e finora sniffa mi è stato fatto sapere. Annerò dunque questa sera stessa per consegnar loro questa lettera, e se mi diranno d'aggiungere a questa lettera qualche cosa allo stato presente di quel buon vecchio, l'aggiungevi. La tua Tavoletta pormi bene ed elegantemente versifi­cata. Quei due versi solamente
Sarei Jitme alito Kócbiiiò So lui a fossi si piccino