Rassegna storica del Risorgimento

ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno <1917>   pagina <162>
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Gwdo B'ustjm
torto si è che hai saputo dal nostro Bassi rosttoezione del Coste di non vc-lere aggiungerei due sonettisi, come mi aveva premesso, e come io insistevo presso il Bassi, or questo e non altro io li tèeWeà nella lettera che non hai ricevuta. Oh! che questo messerlo Conte mi avesse dato questo solo dispia­cerei Dopo la morte di quella sua donna veramente buona è comparso nel suo vero carattere, che non voglio per lettera qualificare. E ciò basti. Ho consegnato a Vierz et Iveuttel le favole Russe per Petrosil e per te, e Basti mi ha fatto riflettere alla spesa del porto, e della gabella, e pensa a man­dartele (se pure è in tempo) per altra via. Io son d'avviso <ke in questa ini­quità di tempi d'inquisizioni e di sospetti bisogna mandare i libri per mezzo dei librai. Comunque vada la cosa ho fatto la spedizione dei due esemplari, e d'una dozzina di copie d'un'Ode comperata alla buona memoria della Con­tessa. Benché tu ti mostri poco disposto a credermi, io t'assicuro che l'ho schiccherata, o scombiccherata, come vuoi, in un giorno, e se non l'immagi­nazione ormai debole e fiacca, certo ha parlato il core nella verità del sen­timento. ISi vien detto che tu pensi a pubblicare i tuoi sogni politici. Avrei piuttosto voluto udire che stai per pubblicare la traduzione italiana del pa­negirico, o d'altro d'Isocrate. Dio te la mandi buona. Io non ti perdonerà mai d'esserti imbarcato in questo mare pericoloso, se uscendone (come spero) salvo per miracolo, non mi prometti d'imbarcarti nel piacevole stagno Eloquenza. Risaluta Liverati, saluta Petroni, e vale.
Il tuo
LAMPKBBI.
Lettere di Urbano Lampreda al dottor Piero Cerretani dei Conti Bandinella senese.
Signore,
In quanto pregio e quanto utile in alcune operazioni letterarie io tenessi le vostre frequenti visite, quando stavate in Napoli, alcuni mesi sono, per ra­gione di studi vostri particolari, io l'ho già pubblicamente detto nella prefa­zione alla mia versione dei due poemi di Oppiano della caccia e della pesca. Oltre a ciò io cedei volentieri alle vostre brame di avere i manoscritti origi­nali dei miei letterarii lavori senili, e principalmente perchè voi siete in istato di ben intendere la mia informe e minuta scritturai., e molto più perchè mi diceste, che vi proponevate di farli stampare in Firenze o altrove per asso­ciazione o in altro modo.
Io vi pregai di darmi contezza di quanto avreste fatto o potuto fare in­torno a queste vostre promesse, e ve le ho ancora fatte l'ammontare daper-
Stefana Egidio Patroni, perugino, pniHolitì o letterato.