Rassegna storica del Risorgimento

ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno <1917>   pagina <163>
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H carteggio Si Urlano Lamprede con Luigi Angolani 168
sone particolari di Siena e di Firenze per mezzo di amici, oltre che voi me l'avete promesso.
Ma, perdonate, con mia poca gradevole meraviglia Un'ora voi non avete né risposto alle mie lettere, né fattomi dire alcuno cosa dalle persone cui avete scritto, e specialmente all'abate di Anelila, comune amicgcol quale io con­vivo, cui scriveste.
Siccome per la mia senile e grave malattia onde vaglio a dettare ma non a scrivere queste due righe, non posso permettermi, ogni giorno che passa, molti giorni susseguenti di vita, se mai io partissi da questo mondo prima di rivedere questi miei manoscritti consìstenti in alcune decine di migliaia di endecasillabi italiani corrispondenti agli esametri greci, figli che ho potuto generare nella mia senile età, benché gravato da dolorosa emiplegia, sai To­rnerò, nella villa ospitale del mio diletto e singolare amico e benefattore conte di Gamaldoli Francesco Ricciardi : vi prego di rimetterli o a me subito diret­tamente, o pure al detto D. Carlo di Anelila, o, se; vi .tornasse più ecmiorloa D. Pasquale Vignala, altro mio amico soggiornante in Campobasso in provincia di Molise, i quali penseranno al modo di pubblicare questi miei lavori, i quali, spero, dimostreranno alla posterità, che ha esistito verso questi tempi Napoli 18 gennaio 1838.
H vostro amico e servo URBANO LAMPKHDI.
D. S. l detti lavori sono la versione di endecasillabi italiani degli esa­metri greci della TlUacle, dell'Ontose di Omero e ùzWArgoncmUca di Apol­lonio Rodio, ed alcune alcune altre piccole poesie originali di Catullo, ecc. Io non té. teligo in gran pregio perchè figlie della mia immaginazione, ma perché alcuni saggi da me inviati al signor marchese di Moulrona, segnalato filologo napoletano, ed al non men segnalato cavalière G. B. Niccollnl,1 toscano, furono dichiarati non affatto indegni della loro particolare approvazione*
Signore,
Non siete il solo voi, mio carissimo Pietro, cui faccia qualche impressione, forse spiacevole in modo che giudichiate non lodabile, se non apertamente biasimevole la mia TisoTiMone' d'accedere al consiglio di alcune non volgari persone, le quali mi hanno indotto a chiedere la naturalizzazione legale in questa famiglia italica. Certamente non, ho creduto che da questo potesse pro­venirmi un accreseimento di onore .e :cìd fama o altra utilità qualunque, ecc Io non vi terrò quella corda, e non divagherò in frasi studiate; ma vi dirò subito e francamente che a questo passo ed accettazione mi ha mosso il sen­
ti j] jFtcoHnt ebbo (odi p <f il Lumprudì oho ammirava : vedi una sua lotterà in XI PoHn7 1, 1 ; 10 nòv BU;