Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDI GIUSEPPE
anno
<
1917
>
pagina
<
171
>
Note garìbalMne 171
scrìtte sotto riminedìata impressione del fatto, ohe il Medici, allora ardente mazziniano, indirizzava all'amico Silvio Giannini, Redattore del Corriere Livornese ' nelle quali vanamente contrasta con la stima illimitata che Garibaldi era riuscito a cattivarsi fra i suoi commilitoni di America, il senso di atroce smarrimento da cui fu assalito il giovane legionario di Montevideo, all'annunzio della nuova inaudita.
Eccone il testo :
Genova, 2 luglio 1848.
Caro Silvio
Ieri ricevetti la cara vostra del 30 scorso. Non veggo motivo d'allarmarmi in ciò che disse di me la Concordia, ma mi sorprese quanto voi, che fosse informato di cose scritte ad un amico che non può essere in intima relazione col surriferito giornale.
Ma altre contrarietà assai maggiori tormentano l'anima mia in questi giorni; da una parte veggo sfumare tutte le speranze che si possa utilizzare la spedizione Garibaldi in bene della buona Causa; il suo sbarco a Nizza rovinò tutto, là fu circondato dal solito partito di buòna fede e per fatalità s'impressionò delle più false opinioni - da lì cominciò con la stolida ed indegna professione di fede che avrete ietto nei diversi giornali cioè - che egli non era repubblicano e che veniva a dare il suo sangue per il Be!!!; valeva veramente la pena di venire da così lontano per immolarsi per C. A. - comprenderete che con siffatto programma non vi può essere buona intelligenza fra noi - io ho speranza che si ravveda, ma si è già tanto inoltrato che azzardo quasi dire il male essere incurabile - in presenza dei latti soltanto potremo formare più certo giudizio. - intanto questa è per me dura, troppo dura esperienza.
L'altra disgrazia ed è la maggiore e per noi e per la nostra causa, si è che 1 virtuoso Anzani soccombe di certo sotto la violenza d incurabile malattia - i dolori dell'esilio, le fatiche della guerra hanno consunto quella vita che fu guida delle più belle opere della legione in America e lo sarebbe stato anche più in Italia, mentre che la di
Di fiunlglta Gora* (1815-1860). Scrittore e giornalista, vissuto quasi sempre * lavorilo, oro dirigeva 1 strenna i la viola del pensiero e in unione al I Ce-
olila il Corriere livornese.