Rassegna storica del Risorgimento

DANDOLO EMILIO
anno <1917>   pagina <189>
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Gli ultimi anni di, Emilio Dandolo ìM
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stavano a capo del movimento nazionale. Anohe in quei supremi mo­menti il suo pensiero era rivolto alla patria che presagiva libera in un giorno non lontano. Ma la sorte maligna gli vietò di accostare gli orli del roseo calice alle labbra. Vide l'alba del giorno radioso del nostro riscatto, potè -versare lagrime di gioia quando Re Vittorio, raccogliendo il guanto di sftda lanciato dall'Austria, s'apprestava a scendere in armi, ma non vide lo splendido meriggio, non provò nuovi disinganni.
Il 3 febbraio si consigliava col padre Piantoni, che non lo ab­bandonò più, il 18 prese il viatico, il SO, alle 9 s/i della mattina, non ancora ventinovenne, proprio mentre l'arciduca Massimiliano, ponendo fine al dominio delle blandizie e delle lusinghe di Corte, abbandonava per sempre Milano, si spegneva rassegnato e sereno fra le braccia della sua seconda madre e di Carmelita Manarà, la quale volle esser compagna alFErmellina nell'adagiarlo nel feretro e si compiacque di decorarlo con la coccarda tricolore che aveva fregiato il petto di suo marito durante la guerra di Lombardia e nella difesa di Roma.
L'annuncio della sua morte si diffuse come baleno per tutta la città, e pei' unanime e tacito accordo di tutti si convenne di doverglisi fare un funerale che fosse onore pel defunto e protesta politica contro il governo dell'Austria ch'egli aveva costantemente osteggiato. Il mat­tino: del 22 febbraio, scrive il Lana, dal duomo al dazio di Porta Ve­nezia tutte le botteghe meno una - quella di un beneficato dal Dan­dolo - erano chiuse in segno di lutto, ed un'immensità di popolo, come l'eguale non si vide né prima né poi, esclusion fatta del giorno nel quale fece in Milano l'ingresso Guglielmo di Prussia, occupava, stipata, la strada dalla chiesa di S. Carlo fin quasi al dazio di Porta Venezia.
Verso le nove comparve monsignor Brioschi seguito dal clero per accompagnare la salma alla chiesa di S. Balilla la cui facciata era coperta di panni neri con L'iscrizione:
PACE ALL'ANIMA DI EMILIO DANDOLO
la sola permessa dalla polizia la quale non volle accettare questa, pur innocua :
PACE ALL'ANIMA GBNER08A, LEALE E PORTE
DI
EMILIO DANDOLO
fin NELLE LETTERE E NELLE ARMI
LASCIÒ M.BMOIUA m Vitti? 6 CITTADINE
E UN AMO. BSEÌVH'IO...
PBUEGRINANDO GKRC.Ò IIÌ TRAZIONE
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COMPIANTO DA QUANTI LO CONOBBERO ED AMARONO
PASSÒ UAlitflUiflPERANZK TERRENE ALLE IMMORTALI.