Rassegna storica del Risorgimento
ALESSANDRIA ; MUSEI
anno
<
1917
>
pagina
<
198
>
198
ErsiHo Michel
sondila più compromessi nei moto rivoluzionarlo: per la costituzione : Urbano Rattasi, capo- politico, Giovanni Appiani e Giovanni Dossena, tulli e'e condannai a morte e alla confisca dei beni. In altra vetrina si trovano alcuni dei pugnali adoperati'dai rivoluzionari In quello stesso anno, in Alessandria ed altrove.
Più numeìosii e più importanti sono i documenti e i cimeli spettanti alla cospirazione piemontese della Giovile Italia (1833) e particolarmente agli affiliati alessandrini, Ve il ritratto di Andrea Vochieii e l'altro di Cristoforo Moja (1811-1858), eseguito a penna nel cai-cere di Fenestrelle dal suo compagno*di prigionia Giuseppe Thappaz, sottotenente, che, condannato a 20 anni di galera, impiegò il tempo della sua prigionia eseguendo a penna numerosi altri disegni, tre dei quali sono ora esposti nel Museo.
Numerosi altri cimeli del Vocnieri si trovano raccolti in una vetrina e, fra i più importanti, un ritratto di lui in miniatura, la cassa cranica, una mandibola, quadretti da lui dipinti mentre era esule a Varallo per aver preso parte al moto rivoluzionario dell'università di Torino, una lettera dal carcere in data 21 giugno 1833 e una nota dei viveri consumati negli ultimi tre giorni trascorsi in Cittadella prima eli'èsser giustiziato, con in fondo 1 invito ai parenti: Pagherete la presente nella somma parallela . Nella stessa vetrina è depositato un manipolo di documenti relativi al trasporto della salma del Vochieri dal Camposanto ai Giardini pubblici e alle onoranze solenni che il 26 giugno 1870 furono rese alla sua memoria.
Allo stesso periodo della Giovine Italia possono riferirsi anche il ritratto e la tabacchiera di Gabriele Galatei!, governatore di Alessandria (1824-1836), che per le severe repressioni d'ogni spirito liberale, si procuro, in Piemonte e fuori, una ben trista fama.
rSuccessivamente, illustrano e documentano il periodo delle riforme e. della concessione dello Statuto la bandiera bianca e azzurra che i MojKloviti il 291 ottobre 184? donarono in segno di concordia ai cittadini di Alessandria, le. bandierine azzurre con la scritta: Viva il Me! Viva le riforme.'! nastri e coccarda adoperate nelle dimostrazioni, i fucili, le daghe e le bandiere della Guardia Nazionale, un fazzoletto adorno di quattìcoccarde agli angoli e in mezzo la croce di Savoia e la strofa:
Se l;l afilli la rabbia strami era monta in Bolla G solleva il tuo brando con masurra coccarda e bandiera; aorgorom tutti ornanti conio, voteremo alla pugna gridando; Viva U rei viva U re! viva 11 rei