Rassegna storica del Risorgimento
BIANCHI NICOMEDE
anno
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1917
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pagina
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225
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I
Otto storico del Risorgimento italiano 225
< l'ora del riscatto è sonata. Lasceremo noi che trascorra e si perda? No, non è per vana mostra, che il Re nòstro rinforza il suo esercito, già formidabile; quell'animo indomato stette al di sopra dell'infortunio, e volgendo indietro la mente alle giornate di Goito e di Pastrengo, sorrise al pensiero che i trionfi d'Italia non erano che sospesi.
Or dunque movete pronti voi pure, o concittadini, che deste si * belle prove di valore; traete con voi quanto v'ha fiore di gagliardi e e ardimentosi giovani, e con essi venite a riprendere il posto che vi è serbato nelle schiere italiane, il solo che vi si addice nel dì del cimento. Questo non è già uno sterile nostro voto, ma sì un appello, un invito ufficiale, che in nome dello stesso Governo del Re vi mandiamo. Già il Ministero della guerra ha impartite opportune disposizioni perchè in Castel San Giovanni sieno accolti i volon- tari che ivi converranno al fine di prendere servizio militare, e vi ottengano foglio di via e indennità per trasferirsi nei luoghi di deposito. Al quale effetto risiedono da più di in quella borgata due distinti ufficiali, appartenenti l'uno alle Provincie Parmensi, e l'altro alle Modenesi. Non vogliate voi essere da meno della vostra fama; non esitate a pagar largo il tributo che ogni cittadino deve alla patria *in questo supremo momento. Le catene d'Italia non si spezzano coi desiderii che nascono e muoiono nei cuore, ma si conviene che al nemico, potente d'uomini, difeso da formidabili baluardi, sioppon- gano molti e forti petti, mossi da una volontà tenace di non desi- stere dalla lotta che prima non sia quello ricacciato nelle regioni a lui assegnate dalla natura. Non è già quando arrìde fortuna che lo sguainar d'una spada onora il cittadino, ma quando ella abban- dona. La costanza nell'infortunio è la più magnanima delle virtù che informar possano l'umana natura: mostrate al mondo che questa virtù è la vostra.
Glie se agitatori segreti, ligi al dispotismo; se ambiziosi oscon- sigliati vd lusingano còlle speranze di reggimenti politici, difficili in tempi di calma, colpevoli a fronte di un nemico che siede e domina fra i nostri focolari; ricordatevi che la sola tavola che vi rimane nel naufragio è questo Piemonte agguerrito: e retto da un Re cittadino, al quale ogni ragione consiglia di strìngervi attorno; rammentate che le divisioni, le gelosie municipali furono in ogni tempo precipua cagione di rovina aHa: patria nostra; ricordate che anche in questi tempi, quando nel furor della pugna alcuni Stali si ritrassero e abbandonarono la causa della nostra indipendenza, la stella che ci aveva guidati nel cammino della vittoria cominciò ad impallidire e indi a poco si dileguò. Non rinnovale adunque il tristo