Rassegna storica del Risorgimento
BIANCHI NICOMEDE
anno
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1917
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pagina
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227
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Um storico del Risorgimento itaMano 227
Il Bianchi, naturalizzato cittadino sardo per decreto del 13 febbraio 1850, alla cattedra di geografia e di storia nel Collegio nazio zionale di Nizza-, il 6 oUobre del 1:858; uni la direzione per gli studi degli alunni del corso speciale.
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Francesco Selmi, il più operoso tra gli esuli degli Stati Estensi, il 10 febbraio del '59 gli scriveva da Torino; Se tu non fossi stato troppo lontano ti avrei scritto giorni sono a fine di pregarti di fare una corsa a Torino, dove convennero persone da Modena e da Reggio, << per trattare delle cose nostre, hi caso di somma urgenza, dimmi frattanto se altra volta potrei chiamarti per dispaccio. La guerra è immanchevole : la rivoluzione o la precederà, o le terrà subito dietro. In questo momento, per mancanza di meglio, tengo io le fila in mano Ma di questo, scrivendo, non' accennarne a Sabbatini l ne ad altri. Melegari a imbroglia dal canto suo, ma non riceve la parola dall'alto. Del rimanente, tutto va bene . L'Intendente generale di Nizza (così allora si chiamavano i Prefetti) 1*8 maggio gli affidò Tesarne di quanto durante la guerra dell'indipendenza si andava stampando in quella Divisione amministrativa. Unicamente a questo si restrinse l'opera del Bianchi nell'epopea gloriosa del '59. Il 24- d'ottobre il Selmi torna a scrivergli da Modena: < Da parte di Patini ti offro la presidenza del Collegio di , Ojatlo con quello stipendio e patti che -*-ti converranno meglio, e sui quali ti concerterai con Farini stesso. Procura che il Ministero ti accordi il permesso di un anno del posto che ora occupi in Torino: credo non farai ostacoli Tu sei neces- sarto al tuo paese e potrai giovare molto; questa chiamata è una strada per averti qui *-; Rifiutò l'offerta mh si mosse dal Piemonte. Fin dal 1 di quel mese era stalo nominato Direttore degli studi del Collegio nazionale di Torino, con l'insegnamento, per giunta, della storia e della geografia; ma pochi giorni dopo,, a sua richiesta, venne
i Giovanni Sabbatini eli Modena, commediografo e giornalista, uno degli esuli. Ofr. Ioni LFICII> L'autobiografìa di tin fischia nella Domenw letteraria,
taxa. H, n. 39.
a Imigt Amedeo Melegari, uno degli esuli anch'esso degli Stati Estensi. Tra le carte del Bianchi, conservate nella Biblioteca comunale di Boggio, sì trova una lettera del Melegari. scritta il 31 ottobre del 1856, con la quale nega d'aver preso parte all'attentato contro Carlo Alberto, che auspice Giuseppe Mazzini, s'era proposto di compierò Antonio GaUenga.