Rassegna storica del Risorgimento

BIANCHI NICOMEDE
anno <1917>   pagina <228>
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228 a. Sforza
rimandalo, alla direzione del Collegio di Nizza, dove seguitò pure a insegnare la storia e la geografia. Scelto, il 29 gennaio .del '60 ' a far parte della Commissione incaricata di compilare i regolamenti e i programmi per le Scuole e gli Istituti tecnici del Regno Sardo, il 14 luglio del medesimo anno fu nominato Preside del R. liceo del Carmine di Torino, e tre giorni dopo ebbe provvisoriamente anehe la direzione del Convitto nazionale della stessa città.
Nell'autunno del '61, mentre si trovava a Napoli, tutto intento (come scrisse egli stesso) a ricavare da quegli archivi diplomatici le notizie e i documenti meglio atti a ringagliardire il buon dritto d'Italia ed a meglio perdere nella riputazione dell'Europa diplomatica la scae- ciata dinastia Borbonica , gli giunge da Torino una impensata no­tizia , avendogli scritto Luigi Chiesi il 18 di settembre : In questo momento da persona amica ho saputo che sei nominato Preside del Collegio di Napoli. Il decreto è già firmato, e credo che te ne sarà data presto la notizia ufficiale. Ho voluto avvertirti, per tua norma, di questo fatto, che non ti farà forse alcun piacere. Forse è bene che tu ti fermi a Napoli sino a che ti giunga la lettera ministeriale . Tornò, invece, immediatamente a Torino, facendo ogni possibile sforzo perchè il decreto venisse revocato.
Nella supplica che per conseguire l'intento indirizzò a Francesco De Sanctis, ministro allora dell'istruzione pubblica, tra le altre cose, scriveva: Sentii sussurrarmi all'orecchio di sacrifizi e di servigi da
* rendersi al paese... In quanto a sacrifizi io credo che i più in tal compito non mi abbiano peranco raggiunto. Nell'anno 1848 mentre che una stampa inviperita mi accusava di aver vénduto il mio paese - per un mezzo milione a Carlo Alberto, io spontaneamente rinun- ziava all'alto uffìzio di segretario generale del Governo Provvisorio di Modena e conseguentemente al corrispettivo onorario per meglio e più speditamente giovare all'unione dei Ducati Estensi al Pie-
* monte. Giunti i giorni delle sventure nazionali, io mi presi spon-
1 II 20 febbraio del 1860 il Gonfie di Cavour gli scriveva da Milano: < Mi affretto a ringraziarla dello interessanti eorrlspondenzo ch'Ella ebbe la gentilezza * di comunicarmi. Yolondo giovarmi di esso senza punto oompromottere nò chi le < scrisse ne Io persone a cui furono dirotte, dovrò Torse ritardar qualche tempo a e fargliene la restituzione. Lo sarò grato se ricevendo altre notizie, veramente importanti, Bua vorrà parimente darmene comunicarono . Brano nova lettere dell'aw. Augusto Jfricon di Nizza, indirizzato al Bianchi; interessanti >, come bea nota il Cavour, per i ragguagli ohe danno intorno alla cessione di quella città alla Francia. SI coftservauo tea le carte del Bianohi nella Biblioteca comu­nale di BeggiOi