Rassegna storica del Risorgimento
BIANCHI NICOMEDE
anno
<
1917
>
pagina
<
255
>
Uno storico del Risorgimento italiano 255
potette tu tale caso e il Governo Provvisorio d:i Modena non avrebbe avuto alcun diritto di fare L'inchiesta, che chiamò una tale risposta dal Governo Toscano ; o il medesimo i tal caso al -certo sarebbe andato in un corso di parole assai diverso. Inoltre il Governo Toscano anco apertamente poneva i propri fatti in una compiuta contrarietà colle suo parole, heil'affermare che perfettamente egli era rimasto sulla linea della neutralità nei paesi occupati nella vecchia e nuova Lunigiana ; e che quindi per non essersi mischiato nelle tìose aonmiiùs ti'trlKe,- non. poteva prendere alcun impegno per .'la. restituzione delle armi. Ohi òhe veraiuente k volontà sua solo gli negav:di prendere quest'impegno ; e non già il non potere- Dal rapporto del colonnello Ferrari - rileva : che Massa e Carrara si erano già date alla Toscana il ventiquattro marzo ; e che quindi le truppe Estensi con apposita c.wvensiow avertano deposte le armi nel Pàlaeeo Ducale . Lo stesso colonnello Ferrari afferma: che la truppa Toscana nél venire' a prendere possesso ammetteva al ser-vlggio toscano ufHziali e soldati, mantenendo grado e paga . Ciò pure viene assolutamente confermato dal maggiore toscano Baldini dietro il seguente ordine del giorno diretto ai militi, artiglieri e dragoni già appartenenti alte disciólfetruppe del Governo Estense: Il Granduca di Toscana* ené- non mancò mal alla sua parola d'onore, che rispose il primo al grido dell'Indipendenza nazionale, vi chiama sotto la bandiera Toscana, e vi vuol rendere quelle armi che sono degne del vostro braccio italiano. Leopoldo II v'invita tutti, ufficiali, sotto affiliali, graduati e comuni, ad* arrolarvi sotto la sua bandiera, conserva fóitfà :[ rispettivi gradi, ed asSiOua te meritate promozioni. Partite per Pie-trasanta, ove sarà dato ai comuni il foglio di rotta, e agli u ornali la lettera d'accompagno al Generale Comando. Lasciate ad un vecchio uffiziale della Grande Armata la soddisfazione di ricevere il vostro giuramento. Pietrasania* 24 marea . il Commissario per gli Stati Estensi. Ara Idi nella sua del sei marzo >testa pure che Lungo la strada ha incontrato molti: soldati dei nostri, che sono stati licenziati a Massa e disarmata dai Toscani , 13 questo fatto del disarmamento e dell'impossessarsi dai Toscani delle armi nostre viene del tutto chiaro e da un'altra lettera dello stesso Araldi; e da una del colonnello Cumuri, che per essa si conosce che non solo là Toscana accolse i soldati estensi scoa le loro armi, o pure i medesimi violentemente disarmò ; che anco l'animo ai conturba alla cognizione di un fatto troppo immorale ; quello cioè di avere, antecedentemente la rivolutone, pagati vari artiglieri e soldati onde più facilmente corromperli ed averli istrumenti facili a eongiungere con tutta prontezza i destini degli Stati di Massa, Carrara e Lunigiana alla Toscana, La quale congiunzione, tentata con invasione di truppe, proclami di protezione, esenzioni di leve, alleviamento di gabelle, promessa per molti del paese desiderato di cariche di vario genere ; di ristaurl di chiese e simili blandizie; in seguito ottenuta non per libera e spontanea volontà dei popoli, ma per mezzo dei Municipi niente intenti ad interrogare il voto dell'universale, fu ih seguito dal dOverao Toscano voluta sanzionata dallo stesso Governo; di Modena col consigliarlo- gesuiticamente a porre vn confine di linea doganale fra il confine di mesa e gueZfo di Modena . Ma al contrario