Rassegna storica del Risorgimento

BEGANI ALESSANDRO
anno <1917>   pagina <271>
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Il generale Alessandro Begani e i suoi accusatori 271
dicono un po' diversamente. 11 D'Ayala ad esempi1" (è1 1 igfcri)] riferisce che si accusò il Begani anche di parteggiare le opinioni di quel generale . Che gliele avesse ispirate il Pommereul od a lui, òv? vero, come è più probabile, la dimora in Francia, U fascino della grande rivoluzione del 1789, ed il fremito di libertà che invadeva allora là gioventù napolitana, poco monta: ciò che importa è che il giovane ufficiale dovette subire il carcere per quattro anni nel castello del-l'Ovo e, quando ne usci, la radiazione dai quadri dell'esercito.
La rassegna non si appaga dell'affermazioni del D1 Àyala e del Ranieri, esige la prova della causa politica di quei provvedimenti e, quando il Ferrari: 1 duole che un incendio abbia distrutto molti atti dell'archivio militare di Napoli, soggiunge ironicamente Quantunque atto si dica, che nel 1876 guizzò la fiamma intorno a quei documenti. Prima di porre in dubbio l'affermazione del Ferrari, lo scrittore della rassegna avrebbe potuto riscontrare ì diarii napo­letani del tempo 1 II giornale il Roma, ad esempio, del 30 marzo 1S70, narra l'incendio avvenuto nella notte precedente, il quale distrusse la massima parte degli atti dell'archivio militare di Pizzofalcone.* 1 documenti del resto non mancano: un dispaccio resile del 25 loglio 1898 cancellò dai ruoli dell'esercito: gli escarceratì di Stato fra cui il Begani.J Vuole forse la rasségna con quelle ambigue parole lanciare il sospetto di qualche azione disonorante ? Quel documento gli chiude ogni adito. K poi avrebbero il Re Murai, ed i Borboni promosso ai più alti gradi militari, conferito il titolo di barone e l'ordine delle Due Sicilie, ad un uomo indegno 1 Giustamente quindi il Croce affermò nel Congresso di Napoli che il Begani fin dai suoi primi passi ebbe alto l'ideale della patria, prendendo parte al movimento liberale ed alle cospirazioni precèdenti il 1799 /
Liberato dal carcere, sorsero nuovi sospetti e. per scansare una seconda carcerazione, fuggi attraverso gravi pericoli a Roma, ove si ascrisse nelle milizie della Repubblica romana. Fugge da Napoli, prende servizio in altro esercito, mancando al giuramento prestato ai Borboni; quindi è uno spergiuro ed mi traditore! Ma egli era stato cancellato dai quadri, prosciolto con ciò dal giuramento ; era in conseguenza
1 Biografìa citata, pag 181.
1 Colle/ione della libreria Lucchesi Falli - N. 90 di quei giornale.
3 Archivio militare di Napoli - Rivista antica, voi. 48 - documento aitato dal S'errali a pag. 3. La stessa osservazione fa il Conti, li mio scritto era già redatto quando lessi l'articolo di lui,
4 Atti del Congresso di Napoli già citati.