Rassegna storica del Risorgimento

BEGANI ALESSANDRO
anno <1917>   pagina <274>
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M. Mazzìotti
due mila uomini, scrisse il maresciallo al governo. Quanto vi era di peggio in ufficiali e soldati Iti/mandato a Gaeta .
I documenti non provano una valentia insuperata ed eccellente nella preparazione e nel cornalo di quella difesa. Il valore militare* tecnico, del comandante di una fortezza assediata si misura alla stregua dei lavori che compie per renderla più salda, da l'abilità, con cui si avvale delle artiglierie e delle sue forze, dalle sortite che imprende contro il nemico, da l'autorità ed il prestìgio che sa ispirare nei suoi dipendenti e tutto ciò assai di rado risulta da documenti. Una lettera del ministro della guerra del 14 maggio, all'inizio quasi della difesa di Gaeta, riconobbe molto savie ed utili le disposizioni date dal comandante .
Mancano documenti per il tempo successivo ? Certamente: sarebbe assurdo pretendere che il Governo borbonico, ripristinato sette giorni soltanto dopo quella lettera, avesse rivolto elogi ad un comandante che gli resisteva così tenacemente, ad un ribelle. Il gen. Pignatelli Strongoli annoverò tra i fatti d'arme che più onorano il nome napo­letano la difesa di Gaeta del 1815.' Il Weil in un magnifico capitolo dedicato ad essa, Il Ferrari nel libro più volte indicato, ci raccontano distesamente numerosi episodi di sagacia, di incrollabile fermezza, di eroismo del governatore, e tali doti gli riconoscono tutti gli storici Iterali ed anche quelli borbonici. Dal racconto del Sfamili, fra questi ultimi, traspare ad ogni passo una schietta ammirazione per il Begani.* 11 De Sivo, aspro denigratore del nostro risorgimento, dichiara bella quella difesa.8 Antonio UUoa direttore dell'Etiopia militare scrisse del Begani: Tra difficilissime circostanze, in cui l'umano giudizio si confonde, tolse consiglio solo dai SUO valore, Chiuso il mondo nel recinto di una fortezza, 1 eui ripari erano in cattive condizioni, non giudicò della cessata importanza di combattere, ebbe l'orecchio sordo alle minaccie ed alle lusinghe; l'occhio fìsso al piede degli spalti .* 11 Salzilio dice In tale riscontro questo distinto ufficiale mostrò chia­ramente, guanto valga più Yenergia e la capacità del generale, che il numero maggiore dei soldati, e quanto sia vero ohe la virtù e la costanza del capo basta a tener ferma la disciplina tra i soldati in tempo di guerra. i> E poche righe dopo afferma grande la gloria miniare di lui.6
i Discorsi critici su là storia del Colletta, pag. 23. ? Ragguagli storici sul fogno delle Xtoe Sicilie, voi. IH pag. 921 a 936. Storia delle Duo Sicilie dal 80 al 1861, voi. IT pag. 341. 4 Antologia, militare, anno 1839. SALZILLU. Opera citata, pag. 5.