Rassegna storica del Risorgimento

1837 ; FRANCICA DI PANCALI EMANUELE ; SIRACUSA
anno <1939>   pagina <1084>
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Enrico Mauceri
far uso a proprio utile e scudo olla sua vita, cb'cra quanto pretendeva Pancali pria di firmarsi il manifesto impegnandolo a fare che l'istruttore lo portasse a fine, essendo egli imo dei componenti incaricato a farlo terminare in seduta permanente, e poi si lasciava trastullare e vincere da un uomo che non promettea nulla di buono.
Ma prima ancora che giungesse quel real decreto lo Scheventer manifestava voler appalesare il tutto, a coudizione però, che gli fosse data impunità, che fosse scritta e firmata dalla Commissione, che, come si è detto, non montava a venti. Fu fatto, e portata la scrittura da Adorno, ed a lui letta, disse dimani avrete dettagliatamente scritto quanto ho promesso. La notte scrisse essere un veleno il cholera, operato da una tenebrosa setta di uomini; nel cui intrico erano alla testa i ministri di Francia, Inghilterra e Germania; essere egli un emissario spedito in Siracusa a spargere quel tossico; aggiungeva essere dicci in ogni città quei professi, e nove gli iniziati, i quali dovevono a secondo gli ordini dei professi versare quelle materie micidiali, e fra questi annoverava parecchi, incluso Vaccaro, Vico, Li Greci* don Ottavio Bonfantc, Geno­vesi, Reale, il Barone Francipani, il tenente colonnello Martinelli, che aveva avuto strettezza con lui, ed altri, che disse non rammentarsi il nome. Di questi ninno fu tocco nella persona, e negli averi, fuori di Reale ch'ebbe rimescolata la casa e non fu mossa cosa alcuna; Francipani, Ricevitore generale, benché si era allontanato, non ebbe tocca né cosa né casse, poiché furono sempre guardate da un gendarme e da un suo domestico, ed alla fine degli avvenimenti costoro certificarono di esservi stata persona ad inquietarli, e ciò serva a legittimare la condotta della plebe, che non fu mai ladra e brigante, come fu tentato annoverarla. Il dippiù dei soggetti nominati dal Cosmo­rama si trovavono assenti.
Avea la Commissione in animo sprigionare quanti erano stati arrestati e per dare un'apparenza alle cose in faccia alla plebe con un ufficio diretto al giudice istruttore domandava lo stato del processo, al che quel giudice rispondea con le stesse frasi che avea risposto al Pancali prima della pubblicazione del manifesto, scasandosi d'essere stato incomodato, ma tutto era diretto a prendere tempo sino allo arrivo dell'alto Commissario per consegnarlo nelle mani di quel ministro, che dovea farne uso a suo talento, e cosi cattivarsi la protezione dell'alto Commissario, e così salvarsi con gettare tutto il torbido contro gl'infelici illusi, quando egli non era meno illuso degli altri; e come che l'impegno anche di Adorno era di fare uscire libero il Patronaggi, con cui era legato in parentela per la moglie vedova del marchese Navantieri, perciò per non fare awedere al popolo che si liberavano li grandi, facea la Commissione uscire un accattone, ed indi il detto Patronaggi, il tenente Munna, e Carlo Azzupardi, stranieri, del che ebbero a pentirsi avendo liberato li più acerbi nemici di Siracusa e ne fece prova la condotta posteriore, essendo stati causa della caduta dì Siracusa e del suo avvenire Un tal procederò del duca . Filippo e dei pochi componenti la Commissione dispiacque al popolo e lo fece indispettire, e si aggiunse per più, che l'accattone passando dal piano dei littighieri, guardando quelle donne e quei fanciulli, spinto da dispetto dei patiti oltraggi, sbottonò dicendo: Che avete fatto a carcerarmi? Credete sopravvivere? Sciocchi tutti, morrete di veleno. A quelle parole non ci volle altro che si levassero quei fanciulli a gridare all'avvelenatore, all'assassino, e come che paralitico di una gamba ed un braccio non potea correre, né difendersi, é arrestato, e legato, e di là condotto od un di quei cannoni piantati innanzi l'antico quartiere, ove legatolo a sassate è messo a morte, e poi presolo e messo in un carro è trotto tra fischi a torno alla città. Tanto bastò che si movesse di nuovo la plebe a furore come avvenne. Fra apunto il 5 agosto giorno di sabato ove tornano li villici dai campi alla città, e come che