Rassegna storica del Risorgimento

BEGANI ALESSANDRO
anno <1917>   pagina <284>
immagine non disponibile

284
ili, MazziatM
pubblica le carte di essa, assicura, in seguito alle più accurate itì cerche, che in quei documenti non. vi è neanche il menomo cenno del voluto tesoro: anzi da una lettera della regina Carolina si rileva che essa rimase fino all'ultimo momento senza lare alcun preparativo di partenza, perchè al sentore di questa, sarebbe scoppiata, una som­mossa nella città e, quando gli Inglesi sbarcarono in Napoli, fece precipitosamente imballare alcuni quadri ed oggetti personali e si ritirò sul Tremendons. Inoltre, la regina non scese a Gaeta: vi inviò due suoi confidenti a ritirare i figli ed a consegnare una somma al Beganiper le spese del presidio. Probabilmente l'invio di tale somma diede luogo alla leggenda del tesoro.
Le carrozze reali, cui si allude nella capitolazione, furono la­sciate probabilmente dalla madre di Napoleone, dal principe Giro­lamo e dal cardinale Fesch, che partirono per terra da Napoli, nella notte fra il 10 e V li maggio, per Gaeta, donde mossero sulla fregata JDriade il 12 maggio per la Francia.1 In ogni modo è poco verosimile che si nascondesse preziosi tesori nelle carrozze 1 Furono proprio una fortuna, per n maresciallo, il patto della visita degli equipaggi dei militari, e la sua immediata partenza sprovvisto di ogni mezzo t Chi diversamente lo salverebbe oggi daruWorrenda accusa?
Quando si voglia leggere, lasciando Ubera la mente nell'espres­sione dei suoi veri sentimenti, 'mi pare che la conseguenza logica aia l? che la capitolazione della fortezza di Gaeta non dica- affatto quello che pur dovrebbe dire per l'assunto liberale (ohe e' entra l'assunto libe­rale con il valore nel resistere?) * e non assolva da maggior prova per convincere cìie quell'azione per caratteri apparenti, oggi faspetto negativo, cmzfrtbrm alle dominazioni destinate a finire (!) e perciò simpatica, fosse proprio uno degli enucleati, la idea embrionale che guidò il nostro risorgimento il).-,.. *> Confesso che mi smarrisco tra simili enucleali ed idee embrionali 1
La rassegna inveisce contro le proteste di devozione ed il giura­mento di fedele, WMQ dal niapeseiallo al vecchio re dopo la resa di Gaeta:, ed esce in queste frasi: Oggi vi è il Francese? Viva il Fran­cese ; domani il Borbone? Viva il Borbone.
L'inflessibile accusatore avrebbe dovuto osservare che, dopo la convenzione di casa Lanza, tutti i militari napoletani, che avevano servito sotto, il .Murai, giurarono fede ai Ferdinando IV e rimasero-
1 FBBUAEI. png. 2T
)