Rassegna storica del Risorgimento

BEGANI ALESSANDRO
anno <1917>   pagina <286>
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M. MazziotH
Il Colletta, nel bellissimo elogio del ministro Giuseppe De Tho-masis, nomo di grande probità e di meorKotfo animo, che rimase nel 1815 in un elevalo posto, dice Maggiori lusinghe di pubblico bene io impegnarono a continuare negli uffizi : che non vi avrebbe durato se altra mercede non ne sperava oltre i vantaggi privati. Ma re nato fra noi, esperto di regno, assennato dalle sventure, promet­titore per bandi, di buone leggi, per convenzioni giurate, di riposo e di quiete ; devoto alla Chiesa ; e per molta età, vicino a morte, as­sicurava gli animi dà sospetti di mal governo e di vendette .l
Oh è facile e comodo ora alle generazioni sorte dopo il 1860 sotto un governo nazionale, con tutti i benefici della libertà, condan­nare i nostri maggiori che vissero tra sei rivoluzioni, tra continui tumulti, tra incessanti pericoli di morte sui campi di battaglia o su un infame patibolo ! Militarono sotto varie bandiere, ma sempre ser­vendo il proprio paese od un grande ideale di libertà, ed onorarono il nome napoletano in ogni parte àV Italia e nelle più lontane terre straniere. E cambiar necessario di bandiera scrisse il Colletta è cordoglio a gli eserciti, non onta *.2 Se a noi la sorte risparmiò si angosciose vicende, benediciamone il Cielo e non oltraggiamo le gene­razioni anteriori che tanto soffrirono.
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II. difensore di Gaeta dovette imbarcarsi, insieme ai soldati ed a gli ufficiali non appartenenti al reame, su un legno britannico e senza nessun mezzo di fortuna. In una lettera al ministro della guerra scriveva: Senza la condiscendenza e generosità inglese sarei partito privo di ima camicia da cambiarmi e di un servo per assi­stermi, ma ben son partito senza poter abbracciare la mia famiglia e congedarmi da essa. A l'ultimo malfattore della terra non si sarebbe rifiutato grazia si lieve .a Giunto a Roma, il 15 agosto, nell'estrema miseria si trovo, costretto a scrivere al' lèv* Io mi veggo nella ne­cessità di profittare della clemenza di V. M. per qualche soccorso onde vivere, malgrado che io viva con poco .* Non altrimenti fecero poi, durante l'esilio in Austria dopo il 1821, Pietro Colletta, Gabriele Pepe, Luigi Arcovito, Gabriele Pedrinelli, ai quali, Ferdinando IV assegnò una parte dello stipendio del grado che avevano avuto.
* Opere inedite o rare, voi. 2, pag lk. 5 Opera citata, pag. 245.
* Trascritta dal TERRARI, pag. 87.
* Idem. pag. 171 - riportata dal OOHBNTOKI.