Rassegna storica del Risorgimento

MUSEI ; SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1939>   pagina <1119>
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
IL NUOVO MUSEO DI SAN MARTINO
Il 24 giugno u. s., ottantesimo anniversario della vittoriosa battaglia del 1859, fi stato terminato il nuovo Museo di San Martino realizzato dalla Consulta del Comitato di Milano nella sua qualità di organo direttivo della Società di Solferino e San Martino.
stato possibile alla Consulta portare a compimento l'opera veramente insigne mercè la solidarietà fattiva e generosa di persone ed enti benemeriti. Hanno contri­buito con somme notevoli:
La Cassa di Risparmio delle Provincie LombardeIl Comune di Milano H gr. uff. prof. Prassitcle Piccinini H conte Giovanni Bonmartini La Cassa di Risparmio di Torino La Banca Popolare di Milano Il Sen. Mario Crespi Il Ministro di Stato Alberto Pirelli La Provincia di Milano La Contessa Celestina Torelli Rolle L'ing. dott. cav. jNFico Castellini La Società Assicurazioni Milano La Società SniaViscosa.
L'edificio del nuovo Museo è stato progettato da] conte ing. Antonio Lechi, che ne ha anche diretto con generoso disinteresse la costruzione. Esso sorge in un vasto piazzale posteriore alla Torre con la quale si accorda xoirabilmente; un ampio ed elegante porticato, al quale sovrasta un artistico fregio, è il motivo architettonico che domina la facciata. Un maestoso portale dà accesso al salone centrale.
Dall'ingresso* dove sono collocati i busti in marmo dei primi quattro presi­denti della Società di Solferino e San Martino, si passa nella prima delle tre sale che costituiscono il vero e proprio Museo, sala dominata da un grande quadro della Torre gonzaghesca di Solferino, opera del Bossoli. Nel centro è collocato un album offerto, molti anni fa, alla Società dal Governo francese e che contiene i ritratti dei marescialli francesi che presero parte alla guerra del 1859. In un tabellone sono sistemati gli spartiti originali di musiche e canzoni patriottiche della guerra del 1859; al muro ritratti, proclami e autografi; sulla porta che dà accesso al salone centrale una lapide marmorea ricorda i benemeriti del Museo. La parete in alto è fregiata della storica frase che Vittorio Emanuele II pronunciò alla battaglia di Palestra.
B salone centrale, lungo 20 metri, largo 8,50 alto 9,50, è dominato dal quadro imponente del Re Galantuomo eseguito dal pittore Carlini di Venezia; simmetricamente ad esso sono collocati i ritratti dei quattro generali che comandavano una divisione a San Martino, e cioè i generali Giacomo Durando, Filiberto Mollard, Domenico Cucchiar j e Manfredo Fanti. Si tratta di pregevoli quadri ad olio, anch'essi del pittore Carlini, Del primo Re d'Italia esiste anche un notevole busto di terracòtta collocato nel centro della sala, mentre ai lati, fra i ritratti degli attuali Sovrani da una parte, e fra quelli di Re Umberto e della Regina Margherita dall'ai tra, vi sono i busti dei generali Arnaldi, mòrto a San Martino, e Rey di Villarey morto a Gustosa nel 1866, ma che prese parte alla battaglia di San Martino. Nel fastigio della parete è ripetuto un brano dello storico discorso della Corona con l'accenno al grido di dolore.
Una vetrina di 12 metri, disegnata anni fa da Luca Bcltrami, completa l'arreda­mento di questo lato della sala. Nella parte superiore hanno preso posto le facsi-miluzioni di numerosi e assai significativi autografi di combattenti italiani, molti