Rassegna storica del Risorgimento
BEGANI ALESSANDRO
anno
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1917
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pagina
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287
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Jl generate Alessandro Bega/ni e i suoi accusatori 287
Il Cosentini contesta la povertà del Begani, il quale avrehoe dai re Gioacchino ottenuto anche una donazione 0 varie terre cosMuMa iti mjorasco ed il titolo dì barone. Infatti un decreto reale del 1 gennaio 1811 conferì il titolo di barone a vari generali, tra cui il Begani. Però Ferdinando [V abolì il 14 agosto 1810 tutti gli assegni concessi dai due re francesi; sicché, seppure tali dotazioni vennero co-stituiie* indubbiamente cessarono con la restaurazione borbonica.,1
n ministro della guerra Saint-Clair, nel presentare al re 1* istanza, ricordò i titoli acquistati dal maresciallo ad una onorevole opinione militare *.* TI sovrano che. al pari del suo ministro conosceva, certamente meglio del Cosentini, il misero stato di fortuna dei Begani ed il valore di lui, concesse a lui ed alla famiglia un assegno di cento ducati (425 lire) al mese. La modesta pensione valse al maresciallo per sostenere sé stesso e per qualche soccorso alla moglie ed ai figli, ma non a mitigare il dolore della lontananza dai suoi cari, dell*ingiusta pena e della tormentosa inerzia cui era condannalo. Scriveva in quei giorni al ministro : lo passo giorni di ozio che mi lacerano il cuore: avvezzo ad nnà vita laboriosa ed applicata, soffro delle ore infelicissime .8 Ciò nonostante ricusò l'offerta di un brillante servìzio di un gran sovrano d'Europa volendo prestare l'opera propria unicamente alla sua patria.1
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Perchè il lettore comprenda qualche altra accusa rivolta dal periodico napoletano ali'ex-maresciallo mi occorre riassumere assai rapidamente le ulteriori vicende di lui.
Egli rimase il bando fino aS rivoluzione avvenuta in Napoli nel luglio del ISSO. La Giunta provvisoria di governo, allora istituita, propose al re di richiamare in patria ."e. di reintegrare nel grado quell'ufficiale distinto per servigi resi, per talento e per patriottismo > e cosi provvide un decreto reale del 24 agosto successivo. Intanto la città di Napoli, ad insaputa di lui, lo elesse a deputato* Il re, breve tempo dopo, il dì 8 dicembre, lo restituì al comando di Gaeta.
Assistè assiduamente ai lavori parlamentari ed in pari tempo dette opera a munire più saldamente la fortezza di nuovo affidatagli.
i BiANomm Storia delle finaim del Regno di Napoli, Tipografia Reale, 1859,
pag.-ilO.
* Riportata dal FraitRAiu a pag. 87.
* FERRARI, pag. 91.
* Si jUeva da una istanza del Begani, pubblicata dal Fecratìi pag; 93.