Rassegna storica del Risorgimento

ANNALI 1706 ; SAVOIA (CASA)
anno <1939>   pagina <1125>
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La Corte di Savoia durante Vassedio di Torino (1706) 1125
l altissima fiducia, oltre che per la perizia militare, perle doti eccellenti di equilibrio e di energia. 1)
Il La Feuilladc, appena seppe della partenza del Duca, volle dargli la caccia, e, lasciato il governo dell'assedio al Conte di Charamande, si pose in via con 50.000 fanti, 5000 cavalieri e 40 cannoni per sorprendere il nemico e costringerlo alla resa.
Passando rapidamente per Moncalieri, si porta quasi d'improvviso a Carmagnola e lascia appena il tempo al Duca di spostarsi. Fra Carmagnola e Sanfrè sta per gher­mirlo; fortunatamente un drappello di dragoni piemontesi, giunto di gran corsa al momento opportuno, gli interrompe il cammino. La mattina del 22 è già a Bra, a pochi chilometri da Cherasco, ove il Duca era giunto la sera precedente e si era ricongiunto alla famiglia, che aveva trovata affranta e desolata: i due piccini per il disagio del viaggio erano assai sofferenti, colpiti entrambi da febbre terzana. Eppure non c'era tempo da perdere: bisognava si rimettessero in cammino per raggiungere prestamente la Liguria.
La partenza di tutta la Corte avvenne il 24. La prima tappa fu Mondovì, ove la Corte si fermò due giorni, in attesa che il residente imperiale a Genova, Carlo Bartolo­meo Molinari, sollecitato dallo Chetwynd, inviatovi appositamente dal Duca, ottenesse dalla Repubblica la promessa di accogliere favorevolmente nei suoi Stati la duchessa e la famiglia ducale.
La mattina del 26 la Corte parti per Ceva per pernottarvi:, rimase però a Mondovì il vecchio Principe di Carignano, incapace di proseguire il viaggio, assistito dalla con­sorte Caterina d'Este.
La mattina seguente la comitiva per Ormea si avviò ad Oneglia ove già era attesa dalle galere della Repubblica per il trasporto a Savona. Ma non potè muoversi da Oneglia che ai primi di luglio, perchè milizie spagnole, mandate dai Francesi, ne osta­colavano da ogni parte il passo. Da una lettera del Duca in data 15 .luglio, diretta al signor Chetwynd, apprendiamo che ormai la famiglia era giunta sana e salva a Genova, ovele accoglienze, liete e festose, erano state superiori di molto ad ogni speranza. 2)
Intanto il La Feuilladc, attraversata faticosamente la Stura, la mattina del 28 si accampava di fronte alla cittadella di Cherasco per cingerla d'assedio. Posto il quartiere generale alla cascina Villette, estese le sue truppe per un lungo percorso, dalla strada di San Lorenzo sino a tutta la piana di San Gregorio; ma dopo tre giorni di vani tentativi, non osando avanzare perchè i cannoni dei due bastioni principali della piaz­zaforte (quello detto del signor Guarrino e quello di San Carlo), battevano senza posa, desistette dall'impresa. Il primo luglio, alle cinque della notte- come racconta mei suo rozzo dettato lo stesso proprietario del podere ove il generale francese aveva preso dimora il nemico ha cominciato a discampare, havendo lasciato li campi e prati, ove erano accampati,ripieni di fieno, messe, bosco et altre robbe esportate via dalle cascine: e preso il cammino verso la Trinità e Fossano. ?3
1) II luogotenente maresciallo Conte Ulrico Daun aveva allora 38 anni. Era stato prescelta personalmente dal Principe Eugenio per sostituire, nel novembre del 1705, L generale Starhemburg nel comando delle truppe imperiali presso il Duca Vittorio' Amedeo.
2) Vedi G. ROBERTI, Vittorio Amedeo IJ Duca di Savoia e le potenze nemiche occidentali durante il secondo periodo della guerra in Italia, ecc. (Bocca, Torino, 1912, Doc 73 e sgg). Per il soggiorno a Genova della Corte ducale vedi ONORATO PASTINE, La Repubblica di Genova e le Gazzette (Genova, Wascr, 1923, p. 73).
3) Così il Conte GIAN FBANCESCO LUNELLO nel suo Registro famigliare, già citato.