Rassegna storica del Risorgimento
AUSTRIA ; ESERCITO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno
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1939
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pagina
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1127
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Sulla condizione giuridica dei Lombardi ecc. 1127
Da Savona la Duchessa Anna con i principi ai portò per via di torca a Saliceto in casa del marchese Di Bagnasco, e Madama Reale passò invece a Minuzzano, in casa dei Marchesi Negroni dei Negri Rivarola, che a Genova erano stati con lei larghi di cortesi accoglienze: poi tutti assieme proseguirono per Cherasco, Vi giunsero il 2 pttobre e passarono tutto il giorno e la notte nelle stesse case signorili ove già avevano trascorso i sette giorni dì anaia terribile all'inizio dell'assedio della capitale.
a Da Cherasco si portarono a Torino dove il 3 ottobre giunse prima Madama la Duchessa Reale con li Reali Principi a ore cinque di Francia della sera, per la porta di Po; poi Madama Reale la Duchessa Madre per porta nuova... salutate et accompagnate sino a Inoro palazzi dalli moltiplicati viva et acclama tioni del popolo, e poi nei Inoro appartamenti ossequiate da tutta la nobiltà e Magistrati, quali hebbero l'onore di baciare a Inoro AA. RR. la mano . J)
MARINO CIRAVEGNA
SULLA CONDIZIONE GIURIDICA DEI LOMBARDI UFFICIALI AUSTRIACI CHE NEL '48 PASSARONO A COMBATTERE CON
L'ESERCITO SARDO
Questa consulta dell'aw. Benvenuti, che è conservata alla Braideuse nel Cod. A. F. yTTT 13/17 considera un angoscioso problema che tormentava in quei giorni molte tra le più cospicue famiglie lombarde che avevano i loro figli nell'esercito sardo.
La questione è fondata sui patti dell'armistìzio di Novara. Denunziato dal Piemonte il 12 marzo del 1849 l'armistizio di Cherasco del 7 agosto dell'anno precedente, dopo pochi giorni l'infelice esito della campagna conduceva alla necessità di trattare una tregua col nemico per allontanare il pericolo dalla capitale, ormai scoperta data la disorganizzazione dell'esercito.
È noto che Radetzky nel progetto di armistizio che per mezzo del generale Hess tentò di imporre ai delegati piemontesi conte Cadorna ministro di S. M. e conte di Cessato sottocapo di Stato Maggiore generale nel convegno di Vespolate del 24 marzo, all'art, 2 voleva che S. M. le roi de Sardaigne renvoie sur le champ (hors de ses Etats) 2) du service de son armée tous Ics sujcts Lombards (rebelles de lenr Empereur et Roi) ainsi qne (S. M. Sarde licencie) tous les Hongrois et Polonnais sujets de S. M. l'Empe-reur d'Autriche . 3)
Dopo l'abdicazione di Carlo Alberto, nel colloquio di Vignale Vittorio Emanuele, oltre all'abolizione di ogni clausola che suonasse rinnegazione dello Statuto e del Governo costituzionale, volle le seguenti modificazioni dell'art. 2: Le Roi de Sardaigne dissondra aussitdt que posaible Ics Corps Milifcaires formes de Lombards, Hongrois et Polonnais, sujets de S. M. l'Emperour d'Autriche, en se reservant touiefois de conservar dati* son armée queUptes officiers de dita corps suivont ses convenances . *)
lì Dal Cerimoniale della IL Corte di Savoia, piò volte citato, del Conte di MONTE-MARZO MAURIZIO ROBBIO.
2) Le parole chiuse tra parentesi furono soppresse nel corso della discussione.
3) Tale progetto esisto in copia nell'Archivio di Cossato: Documenti della Campagna 1848-49, Doc n. 48. Cfr. C. DI PALMA, L'armistizio di Novara, in Bollettino Ufficio Storico Ministero Guerra 393ft, p. 579.
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