Rassegna storica del Risorgimento

AUSTRIA ; ESERCITO ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1939>   pagina <1135>
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Libri e periodici 1135
Sugli spunti letterari si fermò Plinio Carli (Giornale storica della Leti, ital), il quale nota: Le lettere del Marescalchi ci fanno pensare alla sagacia e allo spirito di osservazione dei quattrocenteschi uomini di Firenze e di Venezia in missioni diplo­matiche piti o meno ufficiali. Ma quegli uomini erano rappresentanti di liberi Stati, e per la Consulta di Lione il caso è, purtroppo, ben diverso. Possiamo trovare nel Mclzi e in molti altri qualità morali e di carattere, buona preparazione tecnica, una certa capacità pratica; il che non e poco: è ciò che di meglio si potesse avere nell'Italia presidiata dalle troppe francesi. Ma le loro aspirazioni sono valutabili sul terreno morale, non su quello strettamente politico.
Sotto questo aspetto le Considerazioni del Compagnoni sono documento note­volissimo, per un loro intimo fervore congiunto con una penetrazione dei fatti sche­matica ed esemplificativa esposta molte volte in uao stile secco conciso nervoso, che talora, per il sovrapporsi delle idee e l'incalzare del ragionamento, si svolge in lunghi periodi tutti verbi e sostantivi. Mancava una seria tradizione diplomatica nelle fa­miglie della Cisalpina, e quindi lo sforzo del Compagnoni è tanto più. importante pro­prio là dove cerca di indicare quali rapporti dovrà tenere la nuova Repubblica coi vari Stati d'Europa. Egli suggerisce soluzioni da gran tempo escogitate dalla diplo­mazia sabauda, cui esplicitamente, in alcuni luoghi, si riferisce (ad esempio, parlando delle relazioni colla Prussia): e risolve quelle considerazioni in un'idea di primato, che, se non è particolare, in quegli anni, del Compagnoni, fusa com'è con questioni tecniche, in gran parte legate, per così dire, colle esigenze geografico-politiche dei territori donde uscivano, ha un carattere di concretezza e di eticità veramente eccezionale.
E anche soltanto questo documento basterebbe a rendere il lavoro così nobilmente condotto dal Da Como uno dei massimi contributi usciti in questi ultimi anni per la storia crìtica del Risorgimento italiano. Esso avrà il suo migliore coronamento nelle preziose notizie biografiche dei deputati alla Consulta di Lione, che con lungo studio e grande amore il Da Como ha riunito senza risparmio di fatiche in molti anni di ricerche fruttuose, sempre confortato dal pensiero che' vi è una continuità nella missione degli studi, fonte viva e perenne, fra tante cose caduche .
LUIGI BULFERETTI
Bibliographische Vierteljakrshefte der Weltkriegsbucherei: Heft 16, Bihliographie zur Gesckichte Franhreichs in der Nachlcriegszeit, Stuttgart, Weltkriegsbucherei, 1938, 1 voi. in 8, pp. 79; Heft 17-18, Biblìographie zur Gesckichte Italiens in der Vorkriegs-zeii und im Weltkrieg, id., 1938,1 voi. in 8, pp. 97; Heft 19, Biblìographie zur Gesckichte Italiens in der Nachlcriegszeit, id., 1938, 1 voi. in 8, pp. 69; Neuer-werbungen und Siicherschau der Weltlcriegsbuckerei, id., 6 fascicoli in 8, ottobre-dicembre 1937, gennaio-marzo, aprile-giugno, luglio-settembre, ottobre-dicembre 1938, gennaio-marzo 1939, pp. 99-135, 1-36, 37-70, 71-104,105-146, 1-56.
Già nei fascicoli dell'agosto 1936 e dell'aprile 1938 ho parlato della grandiosa raccolta degli scritti sulla guerra mondiale, iniziata nel 1915 da un grande industriale tedesco, Riccardo Frank, e continuata poi dal Governo wurtemberghese; ed ho anche ricordato l'iniziativa presa dal dott. EUers, direttore di quella istituzione, di pubblicare un bollettino bibliografico trimestrale, di cui ho recensito i fascicoli precedenti fino al 15, dedicato quest'ultimo alla storia militare della Francia in guerra.
I quattro fascicoli che in seguito sono comparsi, e dei quali riferisco qui sono dedicati uno ancora alla Francia e tre all'Italia. Per la Francia qui abbiamo la biblio­grafia riferentesi al periodo del dopoguerra. Sono quasi 2200 opere ordinato sistemati­camente, e che comprendono la letteratura soprattutto francese del perìodo impor­tantissimo che si inizia con la fine della guerra. Trattandosi di fatti recentissimi è etato dato ampio spazio anche agli articoli di riviste. La bibliografia è divisa in sei