Rassegna storica del Risorgimento
1820 ; IRPINIA ; EMIGRAZIONE POLITICA
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Vincenzo Cannaviello
e nemico del Real Governo, né Ella né i suoi dipendenti debbono avervi alcun contatto . In Tangeri tentò il Lucente di stabilire una fabbrica di polvere da sparo, ma poi in Gibilterra, e propriamente alla Punta di Europa, con la protezione di quel Governatore, impiantò insieme con due altri napoletani una fabbrica che imbiancava le tele col nuovo metodo del gas muriatico ossigenato. Rimaneva pure il sacerdote di Mirabella Eclano D. ANGELO MARIA MAZZARELLA, clie si sostentava in Gibilterra con la retribuzione della Messa e col dare lezioni di lingua italiana e latina. Chi sa quale sconvolgimento quella vita di esule avrà portato nel suo animo per essersi verificato quanto di lui scrisse il 20 marzo del 1827 il Regio console G. Viale al Ministro degli Esteri in Napoli!
La scorsa notte il sacerdote Mazzarella impiegato in questa Chiesa Cattolica disgraziatamente è divenato pazzo furioso. Il Vicario capo della stessa subito è accorso per assisterlo facendo porre in opera tatti i rimedi che l'arte suggerisce. Io mi sono unito a Ini e nulla si trascurerà perchè l'infelice possa riaversi. Intanto non offrendo questa piazza un locale adatto per tale infermità è d'uopo farlo assistere e guardare notte e giorno da due persone... per turno. Ciò produce un esito molto considerevole, che è impossibile poterlo continuare per lungo tempo. A questo si aggiunge che nel caso qualche disordine avviene in conseguenza della sua furiosa pazzia, questo Governo assolutamente mi costringe mandarlo via... Si compiaccia darmi una norma....
Fortunatamente non passarono due mesi che il malato si riebbe alquanto mercé le efficaci cure dei medici, e l'Autorità ecclesiastica, promossa una colletta ebe fruttò 150 pezzi duri (scudi), lo inviò in Genova affinchè di là passasse in Roma. Da Roma, avendo egli espiata la sua pena di sette anni di esilio diminuiti di due per il decreto d'indulgenza 13 agosto 1827 in occasione del parto di S. M. la Regina, domandava nel dicembre di tale anno di restituirsi in patria. Potè tornarvi solamente nel 1831 e sottoposto a vigilanza.
.ESULI IRPINI NELL'INGHILTERRA
Bisogna riportarsi a quei tempi di febbre patriottica, di rivoluzioni, di persecuzioni, per capire il fascino che attraeva i più ardenti patrioti nostri nella patria di quel Gladstone che definì il Governo borbonico negazione di.Dio , nella terra a dirla con Ugo Foscolo più anticamente libera del mondo moderno, la quale offriva quella pace civile e floridezza economica, a cui essi auspicavano di veder giungere un giorno l'Italia libera.