Rassegna storica del Risorgimento
1820 ; IRPINIA ; EMIGRAZIONE POLITICA
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1940
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14
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14 Vincenzo Cannaviello
La presenza, tra quei fuorusciti, del troppo acceso nuovo arrivato richiamò una maggiore attenzione e vigilanza del console. Questi, non contento di porgli alle calcagna due... segugi, e d'ingiungere a lui di presentarsi ogni mattina alla Polizia, e alla padrona della locanda, ove erano alloggiati insieme Poerio, Rossetti e De Luca, di riferire giornalmente i loro discorsi, introdusse abilmente nella colonia dei profughi una persona di sua fiducia, affinchè, con la maschera di collaboratore di quei poveri ignari, investigasse tutto ciò che tra loro si discuteva e si concertava. Con questi biechi mezzi polizieschi il Console veniva a sapere se fosse vero o invenzione del confidente non so che il loro piano era di costituire in Sicilia una Reggenza con a capo Pepe e Wilson (Roberto Wilson) e di far invadere dal Poerio le Calabrie con un esercito da raccogliere in Sicilia. E dallo stesso o qualche altro confidente riusciva non solo a sapere che quegli espatriati corrispondevano con altri di lontane località mediante un ingegnoso mezzo, ma anche ad appropriarsi di questo mezzo, che consisteva in una carta traforata. La maniera di adoperarla si apprende dal seguente rapporto inviato insieme col modulo dal Girardi al Principe della Scaletta incaricato degli Esteri:
Tutte quelle persone che scrivendo vogliono nascondere i lor sentimenti a tntt'altro, che non è a parte del mistero, debbono presso di sé tenere una carta intagliata ma del tatto e perfettamente consimile a quella sarà consegnata al soggetto, cui vuoisi comunicare un discorso segreto. Questa carta traforata si applica sopra un altro foglio ritagliato in corrispondenza esatta con l'altro traforato, e si comincia a scrivere ciò che non si vuol far sapere, tra le aperture della carta forata. Scritti li sentimenti del segreto, ai stacca la carta forata, e le parole scritte restando necess.ariamente separate da molte lagune, queste si riempiono di parole a capriccio che senza l'aiuto di una consimile carta forata rendono impossibile l'intelligenza di questa confusissima dicitura. Di questa sorta di carte forate se ne fecero molte. Rossetti e De Luca ne consegnarono una a Poerio pel di lui uso, ed un'altra gliela diedero per farla tenerla a Pepe.
Ma il console Girardi non si limitava ad introdurre tra quei disgraziati qualche spia; egli si studiava di spargere tra loro anche della discordia e della diffidenza, e così poteva in una relazione rilevare col più vivo compiacimento che i siciliani barone Sambuci, Francesco Cannizzaro ed Antonio Toro si erano del tutto allontanati dagli altri profughi e che incontrandosi per le strade non si salutavano nemmeno. Però questo non bastava a tranquillizzare lo zelantissimo console: ciò che più gli importava era di sbarazzare l'isola del temuto rivoluzionario calabrese. Ed infatti in un colloquio col Segretario del Governo sostenne non essere confacente alla dignità britannica proteggere un individuo che più volte aveva minato la sicurezza degli