Rassegna storica del Risorgimento

1820 ; IRPINIA ; EMIGRAZIONE POLITICA
anno <1940>   pagina <18>
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Vincenzo Cannaviello
Breve ospitalità offri Malta anche al più notevole degli esuli irpini: a LORENZO DE CONCTLJ con la inseparabile sua consorte. Il 18 settembre 1827 egli giungeva in quelle acque diretto a Corni, e quel giorno stesso, appreso che si trovava in Malta il generale Carrascosa, già suo superiore e parente per parte della moglie, gli mandò un Biglietto di saluto e di invito dalla nave che doveva scontare cinque giorni di contumacia. L'in­domani il Generale, anziché visitarlo, gli rispose con una lunghissima lettera che cominciava col giudicare inconsiderato il passo del De Con-cilj di essere andato in quel piccolo paese ove il console napoletano esercitava sui proscritti la più severa vigilanza, e continuava parlando diffusamente delle proprie disgrazie, e dichiarandosi vittima innocente
Voi (concludeva) sapete perfettamente che io non fui tra i cospiratori (del '20) né partecipe dei loro piani; anzi sapete del pari quanto io abboniva le rivoluzioni.. ' incompatibili pei Militari; ed infine vi dissi che una rivoluzione sarebbe stata la rovina totale del nostro paese... Io devo morir prima di voi, per corso naturale. Quando a Dio piacerà, il più tardi possibile, di chiamar voi, allora, e solamente allora e non prima fate dal vostro letto di morte una dichiarazione cioè di quello che vi costa in coscienza... Tal vostra confessione, fatta in un momento simile e quando io non sarò più, potrà essere utile a' miei figli per qualche indennizzaniento per gli immensi danni che ò sofferti...
Questa lettera era accompagnata dal dono di sei bottiglie di vino, che però il De Concilj non volle accettare. Tale rifiuto diede occasione al Regio console Girardi, che com'era suo sistema stava con gli occhi addosso a questo ospite di passaggio, dalla Polizia ritenuto il più pericoloso, di scrivere al Ministro degli Esteri in Napoli:
... come cammini questa manifesta contraddizione, prima d'invito, e poi rifiuto, io nel momento non sono in caso di poterla snodare. Non tralascerò... le mie investigazioni..,
E riuscito presto ad acquistare copia della lettera scritta dal Carrascosa (la riportiamo nell'Appendice) la trasmise al suo superiore, con queste osservazioni:
... Io non ardisco farvi sopra dei commenti, dapoichè la somma saggezza di V. E. potrà meglio di me rilevarne la maliziosissima furfanteria del di lei autore che, onde voler parlare di qualche cosa a sno vantaggio, la concepì coli'astuto riflesso di farla pervenire indirettamente nelle mie mani, ed in conseguenza al Rea! Governo. Mi è fin oggi ignoto se il De ConcìBi avesse o nò dato risposta a tale lettera; sono stato però assicurato; che costui (era sbarcato non appena il legno fu ammesso a libera pratica) trovandosi., col Segretario del Governo, sig. Hankery, e col Colonnello conte Bivarola, sotto il coi braccio egli faceva giornalmente le sue passeggiate, biasimava aspramente, non 80 se con arte,odaddovero,la condotta del Carrascosa, e non arrossiva di farsi conoscere per il capo della rivoluzione; che il Re e la Legge aveanlo giustamente