Rassegna storica del Risorgimento

1820 ; IRPINIA ; EMIGRAZIONE POLITICA
anno <1940>   pagina <20>
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Vincenzo Cannaviello
meta prestabilita di Smirne, chiese al suo Governo istruzioni sulle misure da prendere. Il Governo nel Real Nome ordinò si limitasse a vigilarli senza brigarsi se restassero o no: l'importante era d'impedire che rientrassero nel Regno delle Due Sicilie. A Corfù due mesi innanzi, e propriamente il 27 giugno 1823, erano sbarcati otto Irpini, di cui sette di Avellino: NICOLA IMBIMBO coi figli GIUSEPPE e TOMMASO; MAT­TEO e FILIPPO DE CONCILI fratelli di LORENZO; il cugino FELICE DE CONCILI; l'ex colonnello dei militi NICOLA PIONATI, al quale pochi mesi dopo andò ad unirsi il figlio sedicenne LUIGI *) e CRESCENZO DI STASIO ex cancelliere comunale e Gran Maestro della Vendita di Luogosano. Da quell'isola dell'Ionio questo povero Di STASIO il 10 luglio spediva all'arciprete del suo paese, D. Giovambattista Barbiero, una candida lettera, rivelatrice di un'anima francescana, infervorata da profonda fede religiosa, che gli fu di gran conforto nella sua sventura. Pieno di questa fede e di rassegnazione cristiana egli scriveva:
Quantunque assente mi lusingo che vi appartengo come Curato della mia padria... Esule come sono, ma contento di eseguire ciecamente il Divino volere, in ogni luogo ritrovo il mio Dio, come il pesce nell'acqua, l'uccello nell'aria; il mio Dio, Bontà infinita, che in ogni momento mi prodiga a larga mano la sua misericordia... in Otranto essere compassionato; da mano incognita ricevere 8 colonnati in soccorso, da altri la premura di rassettarmi la biancheria, ed altre e altre provvidenze... In Corfù, contro tutte le leggi ricevuto, accolto .con ospitalità; dal primo giorno disbarcato, rinvenire subito un'occasione di alloggio e cibaria per 10 colonnati al mese, mentre gli altri per 20 colonnati... Persone sconosciute portare premura di farmi impiegare in qualche cosa. Spero in Dio che mi faccia apprendere la lingua greca; cosi avrò sicuramente pane... D proprietario del primo albergo di qui, come vi dicessi quello di Napoli che alloggia i Ministri Esteri, ha fatto sentire a me ed agli amici che quando a me piace andassi a desinare daini gratuitamente; io l'ho ringraziato, e per ora non l'ho incorno* dato... Mio ottimo, e pregiato sig. Arciprete... domando perdono a Voi ed a tutti della mia padria in qualunque modo l'abbia offeso... spero in Dio che mi perdoni se ho errato; avanti a Dio confesso che non ho ricevuto male da nessuno... Vi raccomando la mia orfana famiglia, riducendola alla via di Dio; oh che gran carità, oh che grande opera buona che farete! io ne sono sicuro, avendo voi la medesima buona intenzione mia, e lo Spirito Santo Vi possa illuminare per questa vostra...
) Di 14 anni lo dichiarava il passaporto per Corfù,; ma Luigi Pionati di Nicola, nato nel 1807, era di 16 anni, comunque non compromesso politico. Per il K. Indulto del 16 agosto 1825 ambedue nel novembre rimpatriavano e il padre in Avellino fu sottoposto a vigilanza e nella capitale fu chiamato a dare schiarimenti sui conti del­l'ex suo reggimento. Per la sussistenza di entrambi egli aveva dovuto vendere nel 1822 e 1824'dne case d'abitazione o nel 1823 o 1832 due fondi rustici. Nell'agosto del 183? Nicola Pionati sn rivelazioni e denuncio incappava in altre imputazioni politiche come quello che profittando della costernazione del popolo per il colera, preparava una rivolta sulle alture del campo di Summontc, che dividono In Provincia dalla Terra di Lavoro, e fu arrestato e processato.