Rassegna storica del Risorgimento

1820 ; IRPINIA ; EMIGRAZIONE POLITICA
anno <1940>   pagina <30>
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Vincenzo Cannauiello
Viceconsole napoletano in Bastia, interpellato in proposito, nel dicembre del 1831 dichiarava:
... Sono realmente dieci anni che il suddetto SAGGESE abita l'isola di Corsica; dorante questo tempo egli ha servito in qualità di agricoltore e uomo di campagna le rispetta­bili case de1 signori Carbnccia di Bastia, e Limperani della Penta di Casinca, ove si è unito in matrimonio con una Corsa, e costoro mi hanno sempre date delle ottime informazioni sulla di lui condotta....
In seguito a tale favorevole giudizio gli fu rilasciato il passaporto per Napoli.
MICHELE RESTAINO, taverniere di Teora, per detenzione di uno schioppo e di emblemi settari, e ANNA ROSA. GUAHINO, sua moglie, per essersi lasciata trovare in una saccoccia della gonna identici emblemi, furono arrestati e dalla stessa Corte Marziale condannati il 30 luglio del 1821 anch'essi a dieci anni di esilio, e lei per di più ad un'ora di berlina. Gol passaporto per Bastia vi si recarono seguendo'insieme la via di Livorno. Il taverniere per campare colà si trasformò in conta­dino e un giorno nell'affaticarsi ad abbattere un grosso albero rimase quasi schiacciato dalla sua caduta. Trasportato all' Hospice Civil de Bastia gli fu rifiutata l'ammissione; l'ottenne subito che l'incaricato del Consolato si rese mallevadore della spesa occorrente per la cura. Senonchè dopo circa tre mesi, il 15 febbraio del '23, il degente Restaino finì di soffrire. Penosissima fu la condizione in cui si trovò la vedova senza mezzi, inferma e quasi nuda . Oltre a rimpannucciarla la sostentò col sussidio giornaliero di cinque soldi il r. console Crocillo per più mesi, fino a quando cioè giunse da Napoli l'ordine di far rimpatriare la sventurata. Col passaporto gratis e il soccorso di sei ducati essa fu imbarcata e potè anticipatamente riabbracciare orfani i cinque figli. l)
Se si consideri che questi tre poveri malcapitati non avevano avuto alcuna parte attiva nella rivoluzione e che tutta la loro colpa si ridu­ceva all'imprudenza di conservare dei simboli e qualche arma; se si consideri la loro condizione di popolani di rozza mentalità, vissuti in villaggi sperduti tra' monti, e quindi dalle idee ristrette, forse inco­scienti dei valori profondi di quel movimento nazionale e la donna ancor più degli uomini non appare enorme, eccessiva la pena di sradicarli dal loro ambiente e bandirli per dieci anni in paesi di cui essi,
]) Gr, Arch. Su ATop., Ministero di Polizia, anni 1821-22, Primo Riparto Prov. fase. 182); Giustizia, Affari crirain. luglio 1821, fase. 4108; Esteri, Bastia, R. Console, fase. 2463 e 2464.