Rassegna storica del Risorgimento

BASSO LUIGI ; PIO IX ; SOLARO DELLA MARGARITA CLEMENTE ; GREGOR
anno <1940>   pagina <51>
immagine non disponibile

La morte di Gregorio XVI e reiezione di Pio IX, ecc. 51
dobbiamo riscontrare fra il secondo e il terzo scrutinio; infatti il mattino del 15 il Mastai aveva riportati tredici voti, la sera diciassette, il mat­tino del 16 ventisette, la sera trentasei. Ora, lo scrutinio del mattino del 16 verisimilmente fu, per parecchi cardinali, frutto di una delibe­razione maturata nella notte; e per esso la scelta del papa poteva dirsi decisa, perchè in quelle tre votazioni l'unico competitore,1 il cardinal Lambruschini, non aveva fatto altro che perdere terreno (quindici voti, tredici, undici). Dopo di ciò può ben darsi che il corriere venuto dalle Romagne, abbia indotto altri nove cardinali ad unirsi senza ulteriori indugi agli elettori del Mastai; ma sembra chiaro che se ciò non fosse avvenuto la sera del 16 giugno, si sarebbe con ogni probabilità verificato il giorno seguente, anche senza la minaccia romagnola.
Del resto parecchi dispacci del conte Broglia attestano che era ferma intenzione di una parte almeno dei cardinali di eleggere il papa nel più breve tempo possibile sia che li preoccupasse la minaccia di disordini nelle Legazioni, sia che temessero l'intervento austriaco, inevitabile conseguenza di essi. Già nel citato dispaccio del 2 giugno il ministro sardo scriveva, a proposito della ricordata visita ai Cardinali Capi d'ordine: ...ho veduto benissimo che si capisce la somma impor­tanza di eleggere quanto prima un buon Papa... e credo che si solle­citerà il più possibile. E il 5 giugno In questi giorni fui a visitare varii Cardinali e da essi intesi che regni unanimità di pensamento sull'oggetto principale di accelerare l'elezione del nuovo papa e desi­derasi che questa si mantenga in Conclave, e che ivi non succedano delle disparità d'idee da farla ritardare. E ancora il 15 giugno: Dopo le ventiquattro andai con tutta la Legazione a far la solita visita al Maresciallo del Conclave ed a ciascuno dei Cardinali. In generale i medesimi si mostrano penetrati della necessità di sollecitare quanto si pud l'elezione e sono animati dallo stesso desiderio .
Né basta. Nella riservata del 15 giugno, in risposta delle ricordate istruzioni per il conclave, il Broglia scriveva, ispirandosi probabilmente a indicazioni fornitegli da competenti: I cardinali più influenti nel Conclave a parere mio saranno Altieri, Bernetti, Lambruschini e Gizzi. Sul principio delle votazioni si crede che le medesime saranno divise in frazioni di 4, 5 o otto senza maggiorità rimarchevole; osservate poi che saranno tali frazioni dai detti Cardinali influenti, cercheranno di riunirle più che possono onde arrivare al numero di 37 voti, che nello
J) Gii altri voti erano andati disperai fra una quindicina di cardinali, nessuno dei quali ne aveva avuto più di quattro o cinque nel primo e nel secondo scrutinio.