Rassegna storica del Risorgimento

BASSO LUIGI ; PIO IX ; SOLARO DELLA MARGARITA CLEMENTE ; GREGOR
anno <1940>   pagina <63>
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La morte di Gregorio XVI e V'elezione di Pio IX, ecc. 63
fucile persino lì pompieri e devono essere aumentati di 700 il numero dei carabinieri, e di mille quello dei soldati volontari.
Riguardo a noi cominciano a diminuire le ciarle, che si facevano e che suppongo fomentate dagli stessi Austriaci gelosi, e con ragione, del modo con coi sono governati ed amministrati li sudditi del Re di Sardegna, le cui leggi e Provvidenze sono dovunque lodate. Il numero delle spie è notevolmente aumentato, che cercano, ai caffè e nelle trattorie, di mettere su questo argomento il discorso, e si vede, che ogni menoma occasione si abbraccia per cercare di metterci in cattiva opinione in questo paese, *) poiché, arrivata appena in Civitavecchia la N. Goletta la staffetta comandata dal Cav. Villafalletto, se ne sparse la voce, e si disse che questo arrivo era diretto per controbilanciare quello della Fregata Austriaca in Ancona.
Trasmetto intanto ali* E. V. copia di alcune satire, che già sono in giro, in cui però non ho compreso quelle che sonasi fatte direttamente contro Gregorio XVI e segnatamente un sonetto che comincia fu panaltier. poi schiuma di convento (il cui autore già è stato carcerato) perchè empie più assai di quelle che le umiglio, e perchè ributtanti.2) Ributta infatti ogni scritto che ferisce direttamente chi si è reso defunto,
1) Il 30 maggio Costanza Corboli aveva scritto al canonico Dragoni ...i mali umori si diffondono dappertutto e il Piemonte non sta ozioso nel disseminar la-zizzania coli'infamità dei suoi celebri scrittori, MANNO, op. cit., p. 77.
2) Le satire trasmesse dal Basso sono sei; la prima è un Manifesto teatrale in cui si annunzia lo spettacolo Baruffe Chiozzotte da rappresentarsi in Quirinale: vi sono presi di mira i cardinali Brignole e VanniceUi (prime donne assolute), Lambru-schini (primo nomo assoluto), Asquini (padre nobile), Soglia (buffo comico), Micara e Castracane (tiranni a vicenda), Mattei (servetta), Piccolomini (suggeritore), Bernetti (accenditore), Orioli Un'altra (la migliore forse), intitolata Litanie da recitarsi durante il conclave del 1846 comprende due parti: nella prima, che si conchiude col libera nos, Domine, si deprecano, tra l'altro, l'enorme debito pubblico, i soldati mercenari haeretici, i centurioni, le commissioni militari e miste e l'influenza di alcuni cardinali quali il Micara, il Franami, il Della Genga, il Barberini, il Fieschi. l'Asquini, il Soglia, il Tosti, il Ferretti, il Bernetti; nella seconda, che termina con Te rogamus, audi nos, sono invocate, insieme con la conservazione della Chiesa e della Religione e con la pace fra i cardinali, anche leggi buone e stabili, l'ammortamento del debito pubblico, strade ferrate, istituzioni moderne, amnistia per i condannati politici, restituzione della giurisdizione urbana al senato e al popolo romano, infine un ponte­fice scelto fuori del Sacro, Collegio, o almeno fra i cardinali Macchi, Ostini, Spinola, Pianettt e Mai. La terza Setaccio 6 una lunga satira di trentacinque strofe, in cui vengono sferzala quasi tutti i cardinali più in vista, non però il Mastai. Seguono il Pater noster dedicato a Gregorio XVI, e otto quartine in cui sono enumerati i motivi per cui non debbono essere eletti i cardinali Micara, Macchi, Lnm bruschini, Castracane, Ostini, Mattei, Mezzofanti, Mai, Polidori, ABerghini, mentre nell'ultima
strafa è detto:
Chi di fare il Papa ba voglia Non si dee partir da Soglia. Egli è dotto, ha mente e cuore Da appagar plebeo e signore.
L'ultima è un dialogo fra Pasquino e Martorio per la caduta della statua della
Religione.
In nessuna si parla del MaBtai: perche stimato o perche realmente poco cono . scròto dal popolo, dal quale è probabile provenissero le satire?