Rassegna storica del Risorgimento
BASSO LUIGI ; PIO IX ; SOLARO DELLA MARGARITA CLEMENTE ; GREGOR
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Teresa Buttini
e non può più difendersi; lasciai pure alcune poesie trasteverine* che non va Ica la pena di trascrivere, e solo unii il Pater Noster che, quantunque sia stato fatto prima della morte del Papa, ha qualche relazione cogli scrìtti rivoluzionari, che a suo tempo ebbi l'onore di trasmetterle.
Ho intanto l'onore, ecc.
Trasmetto come al solito questo piego per via di mare e particolare.
vm.
{Particolare n. ffj. Boma, li 17 giugno 1846.
Quantunque abbia motivo di credere, che al giungere di questo riverente mio dispaccio a Y. E. Ella già abbia saputo dal Signor Barone Cari tono, partito ieri sera come corriere straordinario, la fausta notizia della elezione a Sommo Pontefice col nome di Pio IX del cardinale Mastai Ferretti, lusingato tuttavia dalla bontà con cui è piaciuto ah" E. V. di ordinarmi di tenerla al corrente di ogni cosa che la possa interessare, mi reco a premura di confermarle la notizia medesima, aggiungendovi i particolari certi, che vi son relativi, e le voci che già si son fatte correre a questo riguardo.
Fin dal primo giorno, in cui si incominciarono gli scrutinii, si fermarono li voti sul Cardinale Mastai. Si parlò di molti dati al Cardinal Falconieri, ed al Cardinal Fran-zoni, ma le voci erano così variate, e così vaghe che io non credetti doverne fare rapporto col corriere di ieri a V. E. ed attendere di farlo col vapore di domani. Ieri mattina ebbe il nuovo eletto quasi li voti uecessarii, e nello scrutinio del dopopranzo, che si dovette rifare per uno sbaglio occorso in una schedola, ne ebbe trentasette, tre di più di quanto egli abbisognava. D bello si fu che destinato dalla sorte a scrutatore, egli medesimo dovette aprire pel primo le schedole, e pronunciare ad alta voce il suo nome. Allorché però arrivò ai trentatre voti, per cui un solo mancavagli per essere eletto, gli si fece sospendere la verificazione delle schedole rimaste e lo si fece sedere sotto il suo Trono. Proclamato Papa gli si fece la solita interrogazione, se accettasse o no il Pontificato, e vi rispose con un discorso così imbarazzato, che non si potè capire che cosa dicesse, gli si dovette rinnovare la domanda, alla quale replicò affermativamente, dicendo accettiamo pel bene della chiesa.
Intanto un Prelato recatosi al Quirinale a chiedere a Monsignor Corboli Bussi, Segretario del Sacro Collegio, se realmente fosse fatto il Papa, ne venne dal medesimo assicurato, ed avendogli esso soggiunto se era Gizzi, gli fu risposto pud essere, perchè sino a che non è proclamato dalla Loggia al Popolo, continua sempre il vincolo del segreto. Questo può essere però fa dato per positivo, ed in poco tempo fu generale la voce per tutta Roma che il Papa fosse il Cardinale Gizzi. A Monte Cavallo, nelle case particolari, ai caffè, dappertutto insomma Gizzi era il Pontefice sotto il nome di Paolo VI* Si spedirono persino degli espressi a Ccccano, sua Patria, ad avvertirne la famiglia, un suo nipote si venne meno a Piazza Colonna dalla consolazione, ed uno dei suoi domestici corse alla propria misera abitazione, e gittò dalla finestra sulla strada vestiario, cocci, piatti, e quasi tutto quanto aveva, ) Solo verso le undici della
J) Questo particolare non ricorre nelle pubblicazioni su Pio IX, in cui si parla invece degli abiti del cardinale bruciati dai servi, ohe ritenevano non ne avesse ormai più bisogno, per un valore di sei mila scudi. E il Coppi (Annali d'Italia, Firenze, 1859,