Rassegna storica del Risorgimento
BASSO LUIGI ; PIO IX ; SOLARO DELLA MARGARITA CLEMENTE ; GREGOR
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1940
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66
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66 Teresa Buttali
Pio ESI voleva nella sua gioventù abbracciare la carriera militare. Entrato nelle Guardie Nobili, ne fu subito tolto, perchè si scoperse che soffriva di convulsioni epilettiche da cui però in seguito perfettamente si ristabilì. Entrò quindi, per compiacere allo zìo Monsignore, in Prelatura e fu fatto, quasi ripugnandovi egli, sacerdote. Spedito Delegato Apostolico al Chili, ne fu richiamato dopo due armi e rimasto qualche tempo direttore dell'ospizio dei poveri, detto di Tata Giovanni, quindi presidente dell'Ospizio di San Michele, fu nominato arcivescovo di Spoleto, ove diede prova di zelo e moderazione particolarmente nei torbidi dei 1831, nella qua! circostanza riuscì a calmare gli spiriti e ristabilire l'ordine. Quindi fu fatto Vescovo d'Imola ove fu amato, e benedetto per le auree sue qualità, e per la carità, con cui dava tutto il suo ai poveri.
Fu promosso nel 1840 alla Sacra Porpora da Gregorio XVI; e della bontà del suo cuore ha già dato prova questa mattina, facendo chiamare a sé l'Abate Graziosi, Canonico, credo, di Santa Maria in Trastevere, che fu suo maestro di Teologia e che abbracciò con dimostrazioni del più. sincero alletto.
II Ministro di Francia aveva ricevuto, ma non presentato ancora le sue credenziali come Ambasciatore; ora ne abbisogna delle nuove pel novello sommo Pontefice. E una cosa curiosa, che queste credenziali gli siano sempre arrivate troppo tardi; vedremo se almeno potrà presentarle a Pio IX.
Io mi riservo a continuare all'È. V. la relazione delle cose che la potranno interessare, e trasmettendole intanto per la continuazione della serie il giornale di ieri sera, ed una nuova poesia pel Conclave, *) che per mancanza di tempo feci copiare dal mio Padre, ho l'onore, ecc.
Dirigo questa mia lettera per mezzo di Freddi al Cav. Ducloz col vapore di domani 18 con incarico di consegnarla a mani del corriere, perchè le sia rimessa domenica.
rx.
[Particolare n. 9]. Roma, 18 giugno 1846.
Facendo seguito al riverente mio dispaccio particolare di ieri n. 8, ho l'onore di continuare a V. E. la relazione dei particolari riguardanti la elezione del nuovo Sommo Pontefice, prevenendola, che trasmetto questa mia lettera per occasione particolare a Livorno al Cav. Spagnolini col vapore francese di domani, onde senza ritardo ei la dirigga a Genova.
Essendomi riuscito di avere uno stato dei voti, che furono dati ne* vari scrutini, e che ho morivo di sperare sia esattissimo ad eccezione di tre voti al mattino, e di uno al dopopranzo del 16, che sul dubbio furono messi come incogniti, mi affretto a trasmetterlo a V, E. ') Il Cardinal Gizzi, come vedrà dal medesimo, non ebbe l'altro ieri che un voto solo, quindi li Cardinali, ed egli stesso rimasero sorpresi, e dolenti dell'equivoco, che era occorso a suo riguardo
SI vuole che proclamato Papa il Cardinal Mestai non volesse accettare il Pontificato, e pregasse i Cardinali a pensarvi meglio, ma che animato dagli E.rai Castracene, Matteì, Altieri, e dagli altri, si decidesse pel bone della Chiesa ad assumere il peso, che gli si addossava. Quando fu richiesto del nome che voleva scegliere* disse che,
r) Manca nei mazzo.