Rassegna storica del Risorgimento
BASSO LUIGI ; PIO IX ; SOLARO DELLA MARGARITA CLEMENTE ; GREGOR
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1940
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La morte di Gregorio XVI e relezione di Pio IX, ecc. 67
dovendo tutto a Gregorio 3CVI quello avrebbe desiderato di Gregorio XVII, ma che per filtra parte considerando li benefizi! anche avuti da Pio VII, e la circostanza che anche quel sommo Pontefice era Vescovo di Imola, più propendeva per quello di Pio IX. Allora molti fra i Cardinali sussurrandogli all'orecchio Pio, Pio, Pio, si decise pel nome di Pio IX.
Vestito che fu degli abiti Pontificali, senza voler altra cerimonia, ritirossi nella sua cella e si pose a scrivere al fratello in Sinigalia, avvertendolo della sua esaltazione al Pontificato, ed invitandolo a rimanere al suo posto, e raccomandandogli moderazione e prudenza, e ad essere piuttosto generoso verso i poveri delle dimostrazioni che avrebbe voluto fare in questa circostanza. Scrisse pure al Vicario Generale della sua Diocesi, e si fu appunto per essersi date queste lettere alla staffetta, che le doveva portare, che si seppe la elezione del Card.le Mastai. Pare che il Cardinal Micara gli abbia sempre dato il suo voto e prima dell'ultimo scrutinio chiamatolo in camera stette in lunga conferenza con esso. Eletto Papa ritornò a visitare lo stesso Cardinal Micara, poiché nel Conclave egli rimase sempre in camera, né intervenne mai ad alcuna seduta.
Non è vero il fatto del discorso del Cardinale Altieri. Fu il'Cardinale Opizzoni invece che particolarmente, e non in pubblica seduta, perorava presso i Cardinali, onde sollecitassero, poiché tutti gli occhi erano rivolti su di essi, e so che, fatto il Papa, disse che somma ne era la sua soddisfazione, perchè cosi avrebber tutti veduto, e particolarmente i rappresentanti delle Corti Estere, che erano li Cardinali uniti pel maggior bene della Chiesa e dello Stato, e che non si era sollecitato sulle rappresentanze degli ambasciatori. Fu osservato ieri mattina che il Ministro di Francia era piuttosto di malumore, e non parlava, e dicesi, che ora brighi perchè il Segretario di Stato sia persona di gradimento della sna Corte. Ancora questi, ch'io sappia, non è nominato, ma si suppone possa essere il Cardinal Gizzi. Sia perchè era amico del nuovo Pontefice, col quale aveva frequenti relazioni nell'occasione dei torbidi delle Romagne, quando uno era legato a Forlì e l'altro Vescovo di Imola ed amendue andaron sempre d'accordo nelle opinioni, sia perchè egli sarebbe accetto, e beneviso a tutto Io Stato e particolarmente alle Romagne. Dalla scelta del Segretario di Stato che è impazienteràente aspettata, si potrà argomentare quale andamento prenderanno gli affari. Si crede che domenica prossima, giorno della solenne incoronazione possa il Papa concedere generale amnistia, e si dice che già l'avrebbe data, se non fosse la circostanza d'avere non so bene se un fratello od un nipote compromesso politico, ed esigbato, il quale era ufficiale, ed un certo timore che si pubblichi d'aver tal grazia accordata per favorire solo il parente. Sarà mia cura d'informare l'È. V. col mezzo, che io preferisco, del vapore più sollecito in questa stagione, e più sicuro per la corrispondenza, di quanto si farà in appresso.
Ieri Sua Santità si portò in San Pietro in gran gala. Aveva nella sua carrozza i Cardinali Macchi ed Oppizzoni, e notai la circostanza particolare di trovarsi in quel legno unite tre creature di tre diversi Papi, Opizzoni, cioè di Pio VII, Macchi di Leone XH, ed il nuovo Sommo Pontefice di Gregorio XVI. Da Monte Cavallo a San Pietro innumerevole era la folla accorsa e gli evviva, ed i plausi, e le grida lo accompagnarono continuamente. Nel popolo ha incontrato assai la bella presenza del nuovo suo Sovrano, che è veramente un bell'uomo, e l'aria di bontà con cui salutava e benediva l'applaudente, o dirò meglio strillante moltitudine. Le si gettarono nella carrozza molti memoriali, e dal basso popolo si gridava contro i prezzi troppo elevati delle pigioni di casa.