Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; TOSCANA ; CIRONI PIERO
anno <1940>   pagina <109>
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Vita dell'Istituto
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MILANO, Il 26 novembre n. s. si è adunata nella sala di studio del Museo del Risorgimento l'assemblea annuale dei soci del Comitato. Erano presenti S. E. il scn. marchese Giuseppe De Capitani d'Arzago, Presidente; il gr. uff. conte ing. Carlo Radice Fossati, Vice Presidente; i consultori col. Vittorio B aietta, cav. rag. Virgilio BeDasio, ing. Nico Castellini, aw. prof. Achille Crespi, cav. prof. Armando De Francesco, gr. uff, prof. Antonio Monti, conte dott. Camillo Pclizzari di San Gerolamo, comm. dott. Oreste Rizzini. Erano assenti giustificati il conte BrunelU, il prof. Balestri, il conte Torelli, il conte Teodoro Lochi, il conte Marinoni, il nob. Faccbi, il prof. Pollini. Erano presenti 75 soci; fungeva da Segretario il dott. Leopoldo Marchetti in assenza del segretario titolare dott. Stefano Canzio, richiamato alle armi.
S. E, De Capitani, dopo un ringraziamento ai soci presenti, ha pronunciato le seguenti parole: Cari camerati, prima di iniziare i nostri lavori, interpretando il sentimento che so essere vivissimo nel vostro cuore, elevo il pensiero alla Maestà del Re Imperatore, che ha compiuto pochi giorni fa i suoi settanta anni e compirà fra poco il suo quarantesimo anno di regno. Camerati, evviva il Re! Saluto al Duce!
Oh, quanti avvenimenti, quanta gloria per P Italia nostra in questi quaranta anni di regno del Re tre volte vittorioso sul campo di battaglia e vittorioso costantemente nella difficile arte del regnare, fondendo gli animi e i cuori, armonizzando le tendenze, disciplinando gli sforzi. Vadano a Lui i nostri fervidi voti, gli auguri più devoti per la Sua preziosa salute, per la costante ascensione della nostra patria, per il trionfo della giustizia in una pace che non sia mai a prezzo di nessuna compromissione coi supremi ideali che costituiscono la giustificazione più alta del Risorgimento, del Risorgimento inteso anche come presupposto della grande guerra e della rivoluzione fascista. Camerati, il nostro pensiero si rivolge poi al nostro illustre presidente Quadrumviro conte de Vecchi di Val Cismon, che pur tra le gravi cure del Governo delle Isole egee dirige con vigile e sapiente premura il nostro Istituto e segue con grande compiacimento la vita intensa e feconda di questo nostro Comitato. La sua approvazione, inviatami anche in questi giorni, è per noi ragione di profonda soddisfazione e ci insegna a proseguire con slancio sempre maggiore per la via segnata.
Da quando ci riunimmo l'ultima volta, il nostro Comitato ha fatto le perdite dolo­rosissime che abbiano ricordato nella circolare. Vi prego di dedicare alla memoria dei soci defunti un minuto di raccoglimento.
Fra le perdite subite, quella dell'aw. Grippa è stata la più dolorosa di tutte. Uno dei fondatori della ex Società del Risorgimento, per lunghi anni membro al Comitato direttivo anche del nostro Comitato, ed anima del Museo del Risorgimento, qualunque parola sarebbe insufficiente a riprodurre lo strazio che la sua morte ci ha cagionato. E quasi contemporaneamente all'avv. Grippa, hi morte ci tolse il dott. Ber torelli esso pure uno dei fondatori della Società e donatore generosissimo al Museo; a Lui è dedicata questa sala in cui una parte delle sue raccolte si trova adunata a servizio immenso di studi. E il nostro caro, valentissimo prof. Villani, maestro vero di scienza e di vita! Né posso dimenticare il prof. Renato So riga, benché non appartenesse al nostro Comitato e che tanti preziosi contributi ha dato ai nostri studi. Pur dolorosis­sima la scomparsa di studiosi eminenti come il Caggcsc, il Beffanti, il Quaglino; e di realizzatori potenti quali il Mangili, il Somaini, il Salmoiraghi, il Toeplitz; e di innamo­rati del Risorgimento come il dott. Levati, il prof. Marini, il Principe Trivulzio, il prof. Moroni, l'aw. Redenti, il conte Turati, il marchese Glittica di Cassine e gli altri che abbiamo nominato.
Né ja morte ci ha voluto risparmiare la gioventù, togliendoci la dott. Luisa Fiori, di Aron a, che aveva fatto qui, in questa sala, i suoi sludi, conseguendo brillantemente la laurea in Storia del Risorgimento.