Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; TOSCANA ; CIRONI PIERO
anno <1940>   pagina <110>
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110 Vita dell'Istituto
Tutti questi camerati scomparsi, ci Hanno dato l'esempio di una vita intemerata, tutta dedicata ai supremi ideali della patria. Amiamoli, seguendo le loro orme ed amando intensamente l'Istituto al quale noi diamo parte delle nostre energie e che vorremmo veder fiorito sempre di più per l'onore di Milano, donde uscì costituita trentatre anni or sono, proprio in queste sale del Castello Sforzesco, la Società Nazionale per la Storia del Risorgimento, che dal 1935 è divenuta il Regio Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Camerati carissimi, stiamo per entrare nel trentaquattresimo anno di vita. Siamo il Comitato più numeroso del Regio Istituto: ebbene, io vorrei che nel 1940v l'anno in cui S. M. il Re Imperatore compirà il quarantesimo anno del suo regno glorioso, segnasse anche un aumento grandioso del numero dei soci.
Amate tutti questo nostro patriottico sodalizio. Amatelo procurando ad esso nuovi soci ed essendo vicini alla Consulta col vostro cuore e con la vostra fattiva cooperazione nell'esplicazione del suo lavoro per l'onore degli studi storici, per il prestigio di Milano, per la maggior gloria della patria.
La fine del discorso è salutata con un caldo applauso dell'Assemblea.
Si passa poi alla discussione dell'ordine del giorno. Il Presidente riferisce sull'esito veramente lusinghiero, delle conferenze tenute nel decorso anno, aderendo all'iniziativa dell'Istituto di cultura Fascista, sul tema Penna e spada, e comunica che ò allo studio il ciclo per il prossimo anno che avrà per tema Casa Savoia nel Risorgimento. Il Presi­dente, poi, nel comunicare che il Museo della Battaglia di S. Martino è stato felicemente portato a termine, informa che la costruzione di tale Museo è stata resa necessaria dal fatto che a Solferino, oltre all'Ossario e alla Torre, esiste un Museo nel quale sono, in prevalenza, esposti cimeli dell'esercito francese mentre nulla vi ricordava i caduti piemontesi. Era giusto che il valore delle due nazioni, che insieme avevano combattutto fosse posto sullo stesso piano. L'inaugurazione avverrà, su preciso comandamento del Duce, l'anno venturo, in Occasione del quarantesimo anno di regno di Sua Maestà il Re Imperatore.
Il presidente formula il suo vivo elogio all'Amministrazione Comunale che, oltre all'aver permesso al Direttore del Museo ed ai suoi collaboratori di dirigere i lavori del nuovo Museo, ha anche messo a disposizione una somma in denaro, operai, materiali e mezzi di trasporto. Ha anche vive parole di ringraziamento per il conte Bonmartini il quale per il maggior decoro della zona sacra, ha fatto restaurare la storica Contrac-cania e i dipinti della Torre di Solferino dedicata a Vittorio Emanuele H; per il gr. uff. prof. Piccinini, che ha generosamente dato contributi non una, ma parecchie volte; nonché per il conte Camillo Pelizzari di San Gerolamo che, a sue spese, ha fatto restaurare la cappellina del Tenente La Motte,
Il Presidente invita quindi il rag. Bellasio ad illustrare la situazione finanziaria. II rag. Bellasio legge innanzi tutto l'elenco degli enti e persone che hanno contribuito con generose somme alla costruzione del Museo della Battaglia, il quale è venuto a costare circa 500.000 lire, ed espone i dati più rimarchevoli, e ritiene che al principio del venturo anno si possano saldare x conti dei vari fornitori.
II Presidente riassume brevemente la chiara esposizione del rag. Bellasio e si "dichiara lieto della veramente oculata ed encomiabile attività del camerata ammini­stratore. Informa, poi, che S. E. de Vecchi di Val Cismon, in segno di riconoscimento dell'attività svolta dal Comitato di Milano ha disposto che un quinto della quota sociale per il 1940 sia trattenuto da questo Comitato per contribuire alle spese del Musco. Fa inoltre appello alla illuminata generosità dei soci perche vogliano contribuire, sia pur con quote minime, a far fronte alle spese. Il Presidente rivolge, quindi, parole di vivo elogio al conte Leebi, il quale ha operato fattivamente e generosamente alla costruzione dirigendo i lavori e facendo gratuitamente E progetto del Museo stesso. Ringrazia infine il comi, dott, Oreste Rizzini, che, appassionatosi agli studi e ai lavori del Comitato, non tralascia occasione per far conoscere, a mezzo del Corriere della sera quanto è stato