Rassegna storica del Risorgimento
JOSEPHSTADT ; LUBIANA ; CAVALLETTO ALBERTO ; MANTOVA
anno
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1914
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3
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Alberto Cavalletto nelle cm'oeri eoe. 3
L'inaspettato arresto del fratello fa un colpo terribile al cuore della-povera Bosa, ehe, quantunque di tre anni appena maggiore (era nata il 16 marzo 1810), esercitava verso di lui con tenerezza squisita gli uffici più di madre che di sorella, su di lui raccogliendo tutti i cari e dolorosi ricordi della sua distrutta famiglia e gli affetti più santi divisi un giorno fra i genitori e i fratelli perduti1
Quanto il Nostro apprezzasse le forti virtù e le cure delicate della donna soave che gli rendeva meno amara la vita, è testimoniato dalle lettere (tanto numerose da poterne formare un grosso volume) indirizzatele dal carcere e dall'esilio, traboccanti tutte di gratitudine, di venerazione e di amore.
Dopo che ti ho veduta, le scriveva l'il maggio 1853 da Mantova, alla vigilia quasi della sua partenza per Josephstadt, ho pur bisogno di scriverti per darti un nuovo addio e per ringraziarti di tanto tuo affetto, di tanta forza d'animo degna della tua virtù. Perdonami, sorella mia, se qualche volta, non per colpa del cuore ma pel carattere e pel temperamento mio eccitabile, io ti ho offesa e non ho latto sempre mostra di rispettarti e di stimarti quanto infatti ti stimo, ti rispetto e ti amo. Ho anche colpa d'aver per un momento, sospettato no, ma temuto di un qualche j tuo atto di debolézza j questo mio timore fu colpevole, mentre, conoscendo la virtù del tuo animo che seppe reggere dignitosamente a tante sventure, io doveva essere certo che anche in questa tu non saresti stata minore di te stessa. Sorella, tu sei una creatura impareggiabile, io sarei fortunato se ti potessi eguagliare in virtù ', procurerò di farlo ; questa sarà Rammenda dei torti oh' io ho teco commessi, tu buona, tu affettuosa, tu piuttosto a me madre ohe sorella .8
E da Torino È É~ luglio 1865 .* Tu sai bene che sulla terra io
oditr Cogli a fi. Milano. II* edi2.y IflOS, p. 493), e la qnì citata, 21 novembre 1854, ai dottori Coletti e Barbò-Soncin.
1 In no ooinmoventissùna lotterà del 26 dicembre 1853 alla sorella dalle prigioni di Mantova, pubblicata dal comm. avv. Giorgio Sacerdoti, il Cavalletto jùeoKdava Iti curo i>)>f;ositt evalwiogiiiono, con cui .aveva, ella assistito nelle malattie e accompagnati alla tomba la madre, la Bordila Angela e i fratelli Alessandro e Luigi. (CommemoraMono fìtti senatore comm. A. Cavalletto, Padova, tipogr. Cresoini, 1898, p. 22).
2 MUMO eiHei) <ti jttotxi, Auchlvjo Cavallotto , Bnsta n. 3261, Lettere clandestine dal carcere .