Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; UNIVERSIT? ; ISTRUZIONE PUBBLICA ; PERUGIA
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1940
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La riforma repubblicana dell'Università) ecc. 965
qui avuto nel passato venerdì il signor Valeriani che comunicò a questa dipartimentale il nuovo piano delle nostre scuole. Esso è bellissimo in ogni parte, ed ha incontrato l'universal gradimento.
H progetto venne dunque da Roma, con data del 3 Germile Anno VII (23 marzo 1799), elaborato dal Ministro dell'Interno della Repubblica.
Nella Cronaca cittadina dell'Anonimo, sotto il giorno 18 gen-naio 1799 si legge: Per la Posta si ebbe notizia che il Dottor Franceschi di Narni, Prof, di medicina, era entrato al posto di Ministro dell'Interno, occupato dal cittadino Pace ; e, sotto il 26 marzo: Altro proclama dell'amministrazione dove rimanevano espressi i nuovi regolamenti per I* Università da trasferirsi nel soppresso Collegio dei Barnabiti, come ancora l'Orto bottanico, e sostituire in cambio la Biblioteca al vacante edificio, che dalle rendite dei Collegi si sarebbe costituita la dote per le macchine, Custodi, e annuo stipendio per i rispettivi Lettori, in numero di soli 21, da eleggersi per concorso dal cittadino Annibale Mariotti Prefetto della suddetta.
Venne pubblicato questo nuovo ordinamento proposto per l'Ateneo cittadino, col titolo di Stabilimenti per la provvisoria riforma della Università di Perugia.
Ha l'interesse dei documenti che rispecchiano un momento storico nelle idee che vi si son fatte violentemente largo, e intendono plasmare a loro guisa gli individui e le istituzioni. Oggi rarissimo opuscolo, merita di essere riprodotto e conosciuto; non fosse che per il tono e il sapore caratteristico dell'espressione verbale.
Per sostanza e per stile esprime tutto un atteggiamento mentale, che si concreta in un programma didattico; che si rivolge a improntare
guisa, nella lunga autodifesa, si discolpa da accuse che potevano esser rivolte a tutti colóro, i anali, in identiche condizioni di spirito, aveano aderito e partecipato al novello tato di cose. Altre accuse erano più personali a lui; e da tutte si difende, eccependo fatti ed argomenti talora un po' sottili, da causidico, per non venir trovato in contraddizione con se stesso e con convinzioni mai smentite anche in regime democratico. Ma non manca anche un'amarezza di disillusione nell'onesto e leale Mariotti. E confessa d'aver scorto con suo rammarico oltraggiate le leggi repubblicane per condurle a favorire il libertinaggio e l'irreligione, e come l'esperienza pur troppo gli abbia fatto vedere che gli scellerati sanno rìcovrarai all'ombra di ogni bandiera. Ai guai fattigli soffrire dalla reazione, s'aggiungeva anche la tristezza del disinganno.
l) Niccolò Franceschi tenne nell'Ateneo Romano la Cattedra di medicina pratica (cfr.: NICOLA. SPANO, L'Università di Roma, Ivi, 1935-XV1II, Mediterranea, p. 342). Non son riuscito ad avere notizie biografiche di lui II documento invoglierebbe a conoscere più da vicino questo personaggio; se per altro egli ne fu proprio il redattore, e non gli dette solo il nome, per la carica che rivestiva. Lo scritto rivela però una paternità tutta individuale; non è documento compilato d'ufficio.