Rassegna storica del Risorgimento
MODENA ; GIORNALISMO
anno
<
1940
>
pagina
<
989
>
/ giornali polìtici modenesi, ecc. 989
La rivoluzione del marzo 1848 segnò l'inizio di una libera vita pel giornalismo politico modenese. H 25 marzo il Governo Provvisorio con un Invito alla discussione proclamò la libertà di stampa.
La stampa è libera. Ninno tema di espone la propria opinione; la civiltà del paese, l'attuale ordine di cose, il tacere delle ire rendono questo dovere facile a tutti' Il Governo provoca la discussione e se ne gioverà. Essa sola dee sostenerlo, essa sola può farlo perire.
Poco dopo, il 3 aprile, con un decreto ufficiale provvide a sancire e a disciplinare la concessa liberta.
Fin dal primo momento in cui fu costituito il Governo Provvisorio, esso, coll'in-vìtare tulli i cittadini alla discussione della pubblica cosa, sancì solennemente la libertà di stampa. Questo principio che è il palladio e il fondamento di ogni liberta, non deve nulladimeno essere rivolto a danno di chicchessia. Pertanto, senza derogare al proclamato principio e d'altra parte non volendo anche minimamente mancare al più sacro dovere d'ogni governo, quello di proteggere i diritti di ciascun cittadino, interinalmente decreta:
Art. I. La Stampa è libera; rimangono in attività le leggi penali che sono comminate ai libelli famosi a norma del Codice Criminale tuttora vigente.
Art. IL Chi istituisce un giornale avvisa il Governo Provvisorio ed assume le responsabilità di esso e di tutti quegli articoli che sono anonimi.
Art. III. Non è permesso di affiggere o di porre in circolazione alcuna stampa senza la sottoscrizione dell'autore; mancando questa l'editore o il tipografo il cui nome deve sempre leggersi nelle stampe di ogni genere ne è reso responsabile.
Nell'ambito di questa libertà e senza eccessi tali da provocare provvedimenti di polizia si svolse l'attività dei giornali che furono l'ingenua espressione di varie correnti, di aspirazioni, dubbi, delusioni contrastanti tra loro, infine di tutto quel tumulto spirituale che agitò l'opinione pubblica modenese e reggiana durante gli avvenimenti tanto rapidi del Governo Provvisorio sino alla fusione col Regno sardo e al ritorno di Francesco V. Questi giornali, di cui si trovano vari esemplari presso la Biblioteca Estense e il Regio Archivio di Stato di Modena, sono rimasti sino ad oggi pressoché sconosciuti, non essendo ricordati in alcuna rassegna bibliografica, né nell'Enciclopedia Treccani, che pur documenta ampiamente il giornalismo del Risorgimento; soltanto nella Trivello, almanacco modenese per l'anno 1883 compilato dal Ferrari Morelli, se ne trova un elenco quasi completo. *) Tra essi un esame
n. 2310 ottobre, n. 2 e 4, Serie li, 9,23 novembre, che sembra un invito ai Bolognesi a considerare le cattive sorti del Ducato e a guardare con simpatia e desiderio di accordi i fratelli di oltre Panaro.
0 Con lo pseudonimo di Agricola Fermo e sotto il titolo Storia del giornalismo il Ferrari Moreni elencò i giornali modenesi dalle origini ai suoi giorni e precisamente: nell'almanacco del 1882, dalla metà del XVII secolo al 1796; in quello del 1883, dal 1797 al 1858 e in quello del 1884, dal 1858 al 1883.