Rassegna storica del Risorgimento
RUSSIA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1917
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pagina
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307
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Giuseppe Mazzini e la nuova Russia1
Una delle note più salienti, e moralmente significative, dei mag-giori uomini del nostro Risorgimento è la visione larga che ebbero del problema nazionale: non ne fecero un problema egoistico e particolaristico, ma lo innalzarono quasi a simbolo del diritto che in Europa aveva ogni popolo oppresso d'insorgere e sorgere a libertà. Le sorti dell'Italia furono sempre viste intimamente collegate con quelle delle altre nazioni : nella varietà delle orientazioni politiche, concordano in questo, mirabilmente, gli uomini d'azione, gli uomini di governo, i pensatori. Se gli uni, come Garibaldi e i frateUi Bandiera, vi portano lo slancio di un generoso sentimentalismo, se gli. altri, come Cavour, le fini accortezze della diplomazia, altri, come Gioberti o Mamiani, Cattaneo o Mazzini, vi portano la forza incrollabile dei principi.
Tra questi ultimi, per grandiosità e limpidezza d'intuizione, Mazzini s'innalza gigante. La nuova carta d'Europa, .quale egH la vaneggia, è il logico corollario di tutta una concezione morale, organica, dell'umanità: ciò ha sembrato a lungo costituire la sua debolezza ed ha contribuito a farlo apparire e compatire come un visionano; oggi, nella tragicità degli eventi, anche i più lontani dal suo pensiero salutano in Lui, non nella sola Italia, il Profeta, il Precursore.
È a Mazzini che, nel giugno scorso, il Miliukoff, ora ministro degli esteri nel Governo provvisorio, in Russia, inneggiava qui in Roma in un suo discorso, come rappresentante della Duma: è a Mazzini come a grande maestro di libertà, che, recentemente, .17 marzo, telegrafando a Roma da Pietro-rado, inneggiava un sincero amico
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