Rassegna storica del Risorgimento

MODENA ; GIORNALISMO
anno <1940>   pagina <1010>
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Lcocadia Dalzini
In tal modo venne ad avversare il Governo Provvisorio che cercava di ottenere un equilibrio e una conciliazione col passato. Tra i rimpro­veri infatti che gli rivolse più frequente fa audio contro il malinteso spirito di moderazione per cui venivano confermati nei loro uffici gli stessi che vi erano stati preposti dalla tirannide. Questi rimproveri però dettati soltanto dal desiderio di recare aiuto ai Reggenti metten­doli al corrente dell'opinione pubblica a loro riguardo non debbono essere confusi con le continue querimonie che a torto o a ragione da molti venivano mosse e furono del resto uniti agli elogi e agli incoraggia­menti, tra i quali notevoli al n. 2 quello dello Zini, che pur fu tanto avverso allo spirito moderato dei governanti da non accettare le cariche che essi gli avevano offerto,1) e al n. 25 del 2 giugno l'altro bellissimo di F. Carbonieri.
UIndipendenza Italiana e L'Italia Centrale a vicenda si comple­tano e si integrano sicché avvicinandole si riesce ad avere un' idea abba­stanza chiara del burrascoso periodo in cui vissero. Ad esempio l'avver­sione del clero di campagna al nuovo ordine di cose, la diffidenza e l'ostilità contro gli esuli rimpatriati non solo da parte della popolazione, ma del Governo stesso pur cosi generoso con ben più.aperti nemici, le subdole mene dei villici e degli ex militi, il contributo alla guerra degli Israeliti e invece la scarsa partecipazione delle ricche famiglie modenesi, che non aderendo a un prestito volontario facevano pensare alla neces­sità di istituirne uno forzoso, tutte queste situazioni espresse neh"Italia Centrale trovano in questo giornale una perfetta conferma. Esso pure fu il portavoce di ogni idea umanitaria e di tutte le forme nuove e con energia e insistenza forse maggiori dell'itala Centrale appoggiò i diritti del proletario. Invero l'interessante serie di articoli sui Comuni che
l) L. ZINI (Modena 18211894). Ebbe parte attiva nei primi giorni della rivolu­zione del 1848 e bandito dopo la restaurazione si recò in Piemonte dove occupò varie cattedre di storia. Nel 1859 fa inviato a Modena come Commissario straordinario del Governo Sardo, quindi eletto deputato dal Collegio di Guastalla ebbe la parte principale dell'Assemblea Nazionale delle Provincie Modenesi. Sino al 1881 in cui fu collocato a riposo occupò varie e importanti cariche politiche.
Vedi: T. CASINI, Atti e Memorie della R. Depui. di Storia Patria per le Prov. Mod., Serie IV, voi. X, pp. 494-500; G. SILINGABDI, nella Stona di Modena, Compilazione di A. Namias, Modena, 1894, pp. 830-31; La Provincia di Modena, n. 100 del 10 aprile 1911 La nomenclatura delle vie di Modena, di G. L. Baccarani; G. CANEVAZZI, Fran­cesco Selmi Patriota, Letterato, Scienziato, Modena, 1903, pp. 26, 30, 41. VINCENZO DE CASTRO, Cenni biografici di S. E, il Sign. Comm. Luigi Zini, prefetto della provincia di Como, Borgomanero, 1873; GUIDO DELLA ROSA, Discorso in commemorazione del prof, L. Zini, Parma, Ferrari, 1894; A. COLOMBO, La Missione di L. Zini a Modena nel 1859, nella Rassegna Storica del Risorgimento, a. XIX, ottobre-dicembre 1932.