Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; FORL? ; MUSEI
anno <1940>   pagina <1014>
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1014 Antonio Mambdli
dott. Walter Pfeilstìckcr di Stoccarda. Emma Kerwicn fu carissima a Silvia Maroneelii Miiller, che accompagnò nel 1912 in una sua visita a Forlì, mentre Anna Bechler, facendo capo all'egregio donatore, poteva pubblicare alcuni articoli sub" infelice cospi­ratore, l'ultimo dei quali apparso il 24 maggio 1928 nello Stuttgarter Neues Tagblatt.

Alle carte e cimeli di Pietro Maroncellì si aggiunsero miscellanee importanti del periodo napoleonico; raccolte di manifesti, editti, proclami, sentenze, poesie patriot­tiche fino al 1840, il tutto preparato cronologicamente in volumi da Michele Placucci, Segretario comunale, celebre fra i dempsicologi quale autore di un'operetta sugli Usi e progiudizi de* contadini della Romagna e autore pure delle Memorie storiche sul pas­saggio per la Città di Forlì di Sua Santità Pio VII felicemente regnante e sul ripristi-namento del di lui governo (Faenza, Conti, 1822). Nell'accrescersi dei donativi il Museo, in un primo tempo situato nel Palazzo degli Studi, subiva alcune riforme. Fu cioè disposto in quattro salette, rappresentanti in parte i diversi periodi con che si usa dividere il patrio riscatto: Saletta MaronceUi e dei cospiratori. Soletta Aurelio Saffi con cimeli del Triumviro; medaglie, stampe, autografi, bandiere, tamburi, apparte­nenti al 1848 e 1849; Sala dei Garibaldini, con ritratti, busti, carte, oggetti, divise di Cantoni, Fratti, Pasqui, Imbriani, Olivieri, Danesi, Basini, Monti, Sajani, ecc., Sola dei Caduti forlivesi della grande guerra, con parecchie centinaia di fotografie opportunamente inquadrate, nonché ricordi d'ogni genere esposti in plutei, armi numerose, ecc. AI reparto appartengono inoltre due cannoni tolti agli Austriaci. Tale divisione resterà al nostro Museo nel riordinamento in atto, con l'aggiunta di una sala relativa alle guerre d'Africa e di Spagna, disponendosi già di un notevole materiale.
Alla solerzia del cav. Antonio Riva si deve se il Museo forlivese potè adornarsi di elenchi in fogli a stampa, dei nostri combattenti, morti, feriti e decorati al valor mili­tare, nonché degli schedari dei caduti nelle guerre coloniali e mondiale. Il Riva, ora scomparso, fu a lungo segretario ed animatore della Società dei Reduci. Pubblicò nel 1899 un pregevole ed accurato Album dei Forlivesi che prestarono il loro bràccio nelle Guerre del Patrio Risorgimento dal 18Ì8 al 1870 con indicazioni del grado, campa­gne, ecc., ricco di circa 3000 nomi, ed un altro Album dei Forlivesi, feriti in guerra, decorati, distinti per valor militare e promossi ufficiali dal mese di marzo 1848 al 20 set* tembre 1894, pure dato alle stampe. Allo stesso si deve l'imponente raccolta di foto­grafie dei reduci dal 1848 al 1870, conservata in albi voluminosi, nonché la compi­lazione di registri particolari, utili alle ricerche.
Negli ultimi tempi sono stati sistemati in cartelle molti documenti e stati di servizio, ricuperati presso le famiglie o dalle stesse spontaneamente offerti, ed accresciute le buste dei carteggi, manifesti ed elementi svariati per servire allo studio degli nomini e delle epoche, rappresentate, ricuperati i registri della Guardia nazionale. Quando sarà possibile compilare uno schedario analitico, risulterà ancor meglio l'importanza di questo Museo che è il maggiore della regione romagnola
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Abbiamo sul principio accennato agli Archivi, come parte integrante del Museo, suscitatore di patriottiche energie e fonte al tempo stesso di nobili studi. Gli Archivi sono cinque e si riconoscono sotto i titoli generali del Comune, della Legazione, del Tribunale, del Dipartimento del Rubicone, che è però separato in atti civili e politici come vedremo, e del Ginnasio Cesarini-Mazzoni.