Rassegna storica del Risorgimento
MILANO ; MUSEI
anno
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1940
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pagina
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1018
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1018 Antonio Monti
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Riservandoci di dare un'altra volta le linee particolareggiate del nnovo ordinamento delle collezioni e del modo in cui saranno sistemate nelle sedici sale destinate ad accoglierle, si pud per oggi dire che nulla verrà trascurato per presentarle con modernità di criteri, senza rinnegare però quelle necessità di stile richieste dall'epoca, in modo che tutte s'inquadrino anche in un'appropriata cornice estetica.
Attende ai progetti relativi alle vetrine, alle tappezzerìe ed alla illuminazione Farchitetto Renzo Gerla, al quale pur si deve la sistemazione del Museo delle Guerre d'Italia. La prima bandiera tricolore militare imposta nell'ottobre 1796 al Bonaparte dalla Legione Lombarda e che per volere del Duce viene ogni anno, nella ricorrenza delle Cinque Giornate, affidata agli Allievi della Scuola Militare campeggerà in una Sala, entro artistica custodia, in un trionfo di luce d'oro. La grande figura di Francesco Melzi troverà il suo giusto rilievo che agli Italiani permetterà di onorare in lui il Lombardo politicamente più insigne del perìodo,' il grande pioniere dell'idea unitaria. Il filo conduttore di tutto il Museo sarà naturalmente dato dalle imprese e dai Re di Casa Savoia, in cui tutta la vita italiana del Risorgimento si fonde e per la quale l'Italia è risorta a nazione e vive. Tutte le più. luminose figure dei combattenti italiani dal Settecento alla Restaurazione compresi i dimenticati capi dei reggimenti italiani all'estero vi saranno rappresentati, dimostrando cosi quanta parte della propria gloria militare Napoleone I debba agli Italiani. Del nuovo ente farà parte integrante una vasta sala di studio in cui saranno collocati documenti e libri, in modo da rendere più agevoli gli studi che riguardano il periodo storico in oggetto, tanto più se condotti sul materiale custodito nel Museo. Il quale pertanto non sarà una semplice mostra di cose preziose o storicamente interessanti, ma un istituto il cui funzionamento sarà al servizio di una grande idea italiana e potrà dare un giorno, e certo sarà uno dei suoi frutti migliori, quella storia del Regno Italico, che attende ancora d'essere scritta ed alla quale hanno portato contributi, ma del tutto interessati, gli studiosi francesi.
ANTONIO MONTI