Rassegna storica del Risorgimento

MAYER ENRICO ; SISMONDI, JEAN CHARLES L?ONARD SIMONDE DE
anno <1940>   pagina <1022>
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1022 Giuseppe Calamari
RAPPORTI TRA E. MAYER E G. C. L. SISMQNDI
In uno dei suoi viaggi per visitare istituti educativi e di beneficenza, studiarne l'ordinamento e raccoglierne informazioni utili per migliorare quelli esistenti in Italia e crearne dei nuovi, nell'autunno del 1835 il Mayer rivide il Sismondi, già da lui visi* tato due anni prima, e nella villa di Chène, presso Ginevra, ebbe frequenti colloqui con lo storico delle Repubbliche intorno a problemi di economia e di politica, durante i quah divergenze di valutazione e di metodo si manifestarono ira i due. Tutto dedito il Mayer alla educazione e al miglioramento morale delle classi inferiori, come presup­posto di qualsiasi altra conquista materiale, eminentemente economista il Sismondi, presso cui tale rapporto veniva considerato del tutto invertito, in quanto l'agiatezza e il benessere materiale potevano bastare a svegliare nell'uomo il sentimento dei bisogni morati (lett. 2).
L'organizzatore geniale degli asili infantili e delle scuole di mutuo insegnamento era dolente che il Sismondi, confondendo l'istruzione con l'educazione, non riconoscesse ancora i grandi vantaggi morati e politici derivati dall'istruzione popolare.
Sismondi riferisce il Mayer non conosce le classi popolari, e in molte mie conversazioni con esso ho osservato che non si è mai occupato degli argomenti che hanno rapporto al miglioramento morale delle classi inferiori. Qnesta indifferenza è strana in un uomo che scrive la storia nell'interesse dei popoli e non dei grandi.... Quanto vorrei prosegue che uomini come lui si ponessero a dovere di chiamare con voce potente le classi ricche a un sentimento della gran responsabilità che pesa sopra di esse, nel trascurare, come fanno, le classi inferiori; come se tutti i beni intel­lettuali, morali e materiati dovessero essere un monopolio dei pochi a detrimento dei più, i)
Eppure il Sismondi, incoraggiando l'amico nel lavoro da lui progettato sull'JSco-nomia morale* in un terreno eminentemente economico, nei suoi Nouveaux Principe* d Economie politique e in molti altri articoli, preoccupato delle misere condizioni in cui era venuto a trovarsi l'operaio in seguito alle grandi scoperte scientifiche, qui tendent à accroltre l'inegatité des jouissances panni les hommes,2) aveva affermato che lo Stato dovesse intervenire sopra tutto nella difesa della classe operaia, obbli­gando il padrone, in nome della solidarietà umana, ad assicurare la vita e la salute del suo dipendente, cointeressandolo nell'industria, come era possibile nell'agricol­tura, sull'esempio classico della mezzadria toscana.
Tali Idee egli stava allora per riaffermare nel 2 e 3 volume delle E tu des sur les Sciences sociales dal titolo: Etudes sur VEconomie politique usciti nel 1837 e 1838, mentre al 1, Etudes sur les Constitutions des Peuples libres nel gennaio 1836 dava gli ultimi ritocchi, per ritornare, appena ultimata la revisione, in Toscana, nella sua villa di V alchimia.
Da quanto apprendiamo poi anche da una lettera del 15 maggio 1836 del Capponi al Tommaseo, nella quale lo Informa di una visita al Sismondi a Valchiusa, in compagnia del Niccoli ni e del Mayer, questi, durante i colloqui nella villa di Chène,
-) A. LINAXEH, La vita i e tempi di Enrico Mayer, Firenze, Barbera, 1898, voi. I. pp. 354-5
2) G. C. L. SISMONDI, Fragmenu de son journal et correspondance, Genève, 1857, p. 52.