Rassegna storica del Risorgimento

BOCCHECIAMPE (DE) PIETRO ; BANDIERI (FRATELLI)
anno <1940>   pagina <1031>
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Il traditore dei fratelli Bandiera, ecc. 1031 r
avrebbe potato dire il De Boccheciampe, del cui abbandono non è questo il momento di esaminare se fu accidente o delitto, giacché il compagno che volca coiValtrui perdita comprare la propria salvezza, potrebbe inventare circostanze di cospirazioni* di accordi e di progetti* per far apprezzare il vituperevole servizio che rende.
Oggi, con i documenti ufficiali alla mano, finora pubblicati, riguardanti la spedi­zione dei fratelli Bandiera, non si può dare torto a Mazzini, assolvendo il De Bocche­ciampe dell'accusa di tradimento, che va soltanto meglio chiarito e specificato. Sicché, conclùdendo, si può asserire òggi: che il De Boccheciampe non fu un emissario inglese e tanto meno borbonico, come venne a torto ritenuto, e che, pur non avendo aggravata la posizione dei compagni di spedizione con false rivelazioni delatrici, e pur non avendo dal governo napoletano avuto riconoscimento o compenso alcuno, denunziò pel primo, e a tradimento, lo sbarco dei compagni, dando tutte le informazioni su loro, sulle loro intenzioni e sul posto, dove si trovavano, per cui fu possibile rintracciarli, catturarli e condannarli a morte. ciò fece non per odio, per vendetta o per venalità, bensì per pusillanimità, ossia, per aver salva la propria vita, come ebbe, infatti.
Generale TITO BATTAGUSI