Rassegna storica del Risorgimento
EMIGRAZIONE POLITICA
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1940
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1046 Libri e periodici
ANTONIO CRISPO, Le ferrovie italiane. Storia politica ed economica! Milano. Giuflrè. 1940, pp. Xn-394. L. 50.
CORRADO DB BIASE, // problema dette ferrovie nel Risorgimento italiano (Colle/ione storica del Risorgimento italiano diretta da A. Solmi, serie I, voi. XXV): Modena. Società tipografica modenese, 1940. pp. 198. L. 15.
GIUSEPPE BINELLO, Le ferrovie piemontesi del Risorgimento; Torino, Giappichelli (1910). pp. 136, senza prezzo.
Insieme alla Storia dello ferrovia italiane di Filippo Tajoni (Milano, Garzanti, 1939) questi tre volumi rappresentano il contributo dtfla storiografìa alla celebrazione della recente ricorrenza centenaria della prima strada ferrata costruita ed entrata in esercizio in Italia. E si pud dire subito che il contributo non è disprezzabile perchè ognuna delle tre opere, nel proprio campo, costituisce un eccellente avviamento verso una storia delle nostre ferrovie che sia davvero politica ed economica, che non rifletta tanto gli entusiasmi o gli scoramenti dei contemporanei, ma che sia fatta di una ricerca in profondo intorno al significato ed all'effettiva portata di ogni progetto, di ogni buca e di ogni tentativo. Manchiamo ancora di una storia delle ferrovie italiane che non sia fatta sn ciò che hanno scritto il Cattaneo od il Correnti, il Petitti od il Cavour, gii Annali universali di statistica od il Giornale agrario toscano, il Politecnico o la Rivista europea, e che esprima invece, in sede politica ed in sede economica, la funzione effettivamente esercitata dalle varie ferrovie nel mondo contemporaneo, stimolando le produzioni, livellando i prezzi, ampliando i mercati, e magari cucendo, come voleva il D'Azeglio, lo stivale italiano.
Si potrà dire che a questa storia non siamo ancor pronti per l'assoluta mancanza di studi preparatori; e non si dirà male, dacché i tre volumi in questione hanno messo questa verità ancor più in evidenza. Il Binello, bisogna riconoscerlo, sembra rendersi conto dell' inadeguatezza del materiale sin qui utilizzato e giustifica la sua pubblicazione evidentemente una buona tesi di laurea, uscita dalla scuola di Antonio Fossati ricorrendo anche a fonti inedite ed a ricerche archivistiche, ma i documenti da lai ricercati e messi a profitto hanno ancora un carattere troppo legislativo e cancelleresco, ci illuminano ad ahundantiam sulla storia esterna, la data di nascita, i padrini, gli auspici, le discussioni parlamentari, le spese di costruzione o le condizioni di appalto, ma, come quelli di cui si servono gli altri, non dicono ancora nulla intorno a ciò che sarebbe per noi del più grande interesse, non ci fanno ancora sapere quando ed in quale misura l'esercizio dei vari tronchi abbia cominciato ad essere effettivamente or economico, quando il trasporto delle persone abbia cominciato ad esser seguito da quello delle merci, quali trasformazioni siano state espresse ed attuate dalle ferrovie nella configurazione economica e sociale del paese, quali problemi e quali complicazioni internazionali siano stati suscitati dall'apertura di linee come quella da Alessandria al Lago Maggiore che, proprio perchè destinata a beneficiare grandemente il porto di Genova ed a richiamare al centro ligure il commercio dello Zollfcrein tedesco, finiva per avvantaggiare Genova nei confronti di Venezia e di Trieste, ancorando awcor più ai destini piemontesi i territori occidentali del regno Lombardo-Veneto.
Presi però quali sono, questi tre volumi, sia pure hi diversa misura, non mancano, come si è detto, di un loro pregio e di una loro importanza. Più storico e più largamente informato quello del De Biase; più tecnicomalgrado il suo titolo quello del Crispo; più analitico, per la sua stessa natura, quello del Binello, riferito ad una sola regione, il Piemonte, che fu però la sola dove, nell'età del Risorgimento, il fortunato concorso di più circostanze portò ad un sistema vera nicnt.o'rgameo di strade ferrate.
Mentre il volume del Crispo, lungi dall'essere la promessa Storia politica ed economica delle ferrovie italiane, è un eccellente e dil igen t issimo prontuario ed un' importante raccolta di materiali di ogni genere intorno ad un secolo di strade ferrate, di Stato