Rassegna storica del Risorgimento
RUSSIA ; MAZZINI GIUSEPPE
anno
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1917
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pagina
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311
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Giuseppe Mazzini e la nuova Russia 11
Russia, non operare. Indolenti, scettici, sconfortati, essi non sanno finora ordinarsi e trascurano il contatto con un Popolo che li seguirebbe. Ma i Russi, lenti a decidersi, difficili all' entusiasmo, non si arrestano a mezzo, quando accettano finalmente un partito. Il giorno m cui la necessità delle cose li costringerà all'azione - e quel giorno incerto può sorgere domani - essi andranno più innanzi ch'altri non pensa .
Abbiamo accennato ai pericoli del panslavismo. E bene ricordare che pel Mazzini questo pericolo in tanto sussiste in quanto esiste lo ezarismo. Da una Russia democratica, riconoscente il diritto degli altri popoli, non è a temere la sopraffazione lenta e progressiva di una razza Sino a vincere del lutto e quasi ad eliminare le altre, in tal senso il panslavismo è fantasma crealo dai governi europei per creare a se stessi un pretesto di lotta contro aspirazioni legittime .
ha sue Lettere -slam, pubblicate nel 1857 neUTItaliu del Popolo, contengono una visione integrale del problema ebe, nei suoi fondamenti, è ben lungi dall'essere sorpassata (XI, 1-24).
Con una nuova e giovine Russia, libera nei suoi interni ordinamenti, forte, entro i limiti naturali, dèlie sue latenti energie, e con it/n avvenire potente che neppure la lega di lutto il resto d'Europa può torlet al Nord, serbante ancora, sulla Vistola, Tasse del mondo slavo, dovrà risorgere dalle sue ceneri la eroica martorizzata Polonia, che un'opera di brigantaggio da tentato cancellare del avvero delle nazioni e che, nell'equilibrio europeo, pur Costituirebbe un forte baluardo tra la Russia stessa e la Prussia.
Nel centro -con una Ungheria autonoma - dovi emme avere, con le tribù slo vacue dell'Ungheria stessa, una con federazione danubiana formata della Boemia e della Moravia... ÀI sud, in unione politica, avremo un quarto gruppo nel quale xienlreranno i Serbi, i Montenegrini, i Bulgari, i Mmafciy gli Sloveni, i Croati. È la grande federazione slava fra i tre gruppi, slavo-meridionali, boemo-moravo e polacco,
*7fo U giudizio del M. fosso oquo è dato desumerlo dallo spirito gasimi* litico che informa la lottoratura russa poi' gran parto del secolo XTX. Pusltra, Gogol, JJermoKliQf, Dosfoievski o lo etereo (DurgnonieK non fanno ohe disperare della Bussi e gemere enigmaticamente 0 melnnconicament sul suo destino. Quanto agli eccessi dello slavismo separatista basti ricordare l'opera dolilo Strakof, dai titolo aMiostans significativo : La lotta eònfro fOecideiito.