Rassegna storica del Risorgimento

RIMINI ; MOTI 1831
anno <1917>   pagina <329>
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La tivùlmione di Rinatoli nel 1831 320
per il disagio economico, per l'opera occulta e diuturna delle sette, un malessere, foriero di più grave morbo, serpeggiava tra la popo­lazione urbana e rurale, di cui importante manifestazione fu una sestina satirica che diceva cosi:
Dar premio al giusta e dar castigo all'empio, Paco all'oppresso, alla miseria pane, Conservar eolla voce e coll'esempio iFel popolo la fé' che gli rimano, Mostrarsi ogunl col grande e col plebeo Questo, Sommo Pastore* è il Giubileo.
Si noti l'intonazione chiara, risoluta, ma pacifica di questa strofe, diversa completamente dalle altre satire settarie del tempo; ciò che dimostra che il malessere generale delle popolazioni, devote per sen­timento e per tradizione al regime pontifìcio era determinato dal mal­governo papale più che dal lavorio delle sette.
Si continuò',: ifn .questi, tempi, attivissima l'opera di ristabilimento delle società religiose soppresse, e la fondazione di nuove confra­ternite. Ma non era questo fervore religioso, bensì una forma d'ina­sprimento politico del Governo sicuro, in tal modo, di conservarsi fedele e prona la maggioranza dei sudditi, e di tenere in freno una esigua minoranza che in una quiète apparente, lavorava, sperava, soffriva. Difatti rifiorirono le cospirazioni.
Nel maggio 1824 il cardinale Agostino Rivarola stimato da tutti soggetto amantissimo della giustizia dice lo Zanotti, andava al go­verno di Ravenna, non solo come Legato, ma come capo generale dì polizìa,, e il 31 agosto 1825 veniva pronunciata da una Commissione speciale, dal cardinale presieduta, la famosa sentenza contro 513 per­sone, affissa pure in Rimani dove., avendo dato luogo a commenti poco benevoli, usciva un ordine espresso e vigoróso che vietava a tutti di farne parola.
Tenuto a morte Vìi maggio 1820 il Legato card. San Severino, sotto il cui governo erano cominciate, in gran parte della Romagna, le persecuzioni, fu nominato temporaneamente il Rivarola che, in qualità di legato a latere, governò le due provincia di Ravenna e Forlì, rad­doppiando la sua attiviti nel combattere i carbonari e moltiplicando contro se stesso rodio; dèi ;còS>.irn!;arL
M primi di giugno con un editto speciale favoriva le delazioni. ... Si troverà nella scala del Palazzo Apostolico una Cassetta, della quale noi soli teniamo la chiave e nella quale si potranno mettere con sicurezza gli avvisi segreti. Gli avvisi potranno essere firmati, che sicuramente i nomi resteranno occulti; ma seppure alcuno vorrà