Rassegna storica del Risorgimento
RIMINI ; MOTI 1831
anno
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1917
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pagina
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337
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La rivohmone M MìmàM nel 1831 'SÈI
Questi fatti, benché da molti preveduti, recarono, al momento, grande spavento e confusione; il solo nome di rivoluzione, portò il terrore in molti, perfino nelle chiese dalle quali la maggior parte della gente fuggi abbandonando la messa. Ma vedendo come la gioventù, lietamente, tra gli evviva, si recava al municipio offrendosi alla patria difesa, e che la temuta rivoluzione si svolgeva placidamente, .si rlaprùìpno, poco dopo, i negozi e i cittadini riuscirono di casa diretti tutti a piazza Fontana (ora Cavour) plaudendo e osservando meravigliati gli avvenimenti insoliti ; il popolo comi: di coccarde tricolori il cappello ad esempio de' nuovi militari e salutò con evviva l'assunzione del tricolore sul municipio. Alla sera il teatro fu popolarissimo; non un'invettiva fu lanciata contro le opinioni opposte; solo grida-vasi : evviva i buoni eiftnMm e la religione cattolica. Si portò la bandiera sul palcoscenico coprendola di baci, si fece suonare il Qa wa e cantare il coro di Donna Garitea del Mercadante,2 quel coro che, più tardi i prigionieri romagnoli, reduci dalle carceri di Venezia, intonarono sul molo di Civitavecchia in attesa delle disposizioni di <a5re-= gorio XVI. e che nel 18, nella serena mattina del 25 luglio, doveva rallegrare gli ultimi istanti dei martiri del vallone di Rovìto.
Il vescovo di Rimini, al quale era stato notìficato l'avvento del nuovo Governo pregandolo che il Capitolo continuasse le sue funzioni, con grande tatto politico e con vero spirito cristiano, diramava àgli arcipreti, vicari foranei della diocesi, una circolare, che doveva essere posta a cognizione dei parroci e degli ecclesiastici tutti, nella quale diceva: viene molto opportunamente consigliato che tra gli avvenimenti accaduti a questi giorni, gl'Ecclesiastici e specialmente i par-
1 GiA2rt, 1 - li. CONTESSA Memorie manoscritte, inedite, pagg. 19-20.
- GlANCfl; 1. t 6 2 :
Obi per la pntrbfc mHOr Vissuto 6 assid, La frowlu dull'ullor Non Jniunie mai. Piuttosto ohe langnlr Sotto i tiranni B) muglio Il morir Sul fior floglt nntU.
R. PJHRASTONI, noi ano bel libro Storia dei fratelli Bandiera, pagg. 505-06. ricorda che la Donna Garitea Cu data la prima volta al B. Teatro del l'ondo a 1828. jNron Chi por la patria mnor ma Chi par la gloria muor era scritto ; non Sotto i tiranni ma Per lunghi affanni. I liberali avevano cambiato i due versi, e U coro fu popolarissimo in Italia, È alla acena IX del t*. atto; cantato da * gua-etatori e soldati portoghesi .