Rassegna storica del Risorgimento

RIMINI ; MOTI 1831
anno <1917>   pagina <340>
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Gr. Bottoni
Certo è che all' inluori dell' istituzione della guardia civica poco s'era fatto ; non si gridava che evviva, non si battevano che le mani ; a teatro si ballava sul palcoscenico, anche durante la rappresenta­zione, al suono del Qa ira, tanto che il gomitato stesso avea dato ordini speciali, fin dal giorno 7, perchè fosse; mantenuta la quiete e si applaudisse soltanto tra un atto Miro o tra pezzo e: pezzo.1
Giungeva intanto notizia dell'avvenuto cambiamento di governo in Pesaro che, non volendo il prolegato cedere, avea mandato i suoi deputati a chiedere aiuto al comitato di Rimini il quale, pervaso da un subito sentimento di gretto municipalismo* negò qualsiasi soc­corso.1 Pesaro riusciva facilmente vittoriosa, ma fin d'ora si delinea­vano, non solo nel governo centrale di Bologna, ma nei singoli comi­tati, quei principi accademici, quella preoccupazione per le formule, quel!' inettitudine e impotenza all'azione, quella mancanza di solida­rietà che dovevano annientare fatalmente le forze più vitali della rivo­luzione.
Vari ed importanti avvenimefti andavano intanto maturandosi nell1 Emilia, nella Romagna, nelle Marche e nell'Umbria.
Già fin dal 4 febbraio saputasi a Bologna la rivoluzione di Mo­dena, il popolo s'era raccolto in armi di Ironie al palazzo governativo gridando: libertà e indipendenza. Mòns. Glarelli, prolegato, fu invi­tato a deporre il Governo nelle mani dei rappresentanti del popolo e la sera del 5 partiva per Roma mentre, abbattute le insegne papali si formava un Governo provvisorio della città e provincia di Bologna con Giovanni Vicini, presidente.
11 giorno 5 si sollevavano pure Imola, Faenza, Forlì, dove, avendo il Gazzoli, prolcgato, rifiutato di rinunziare al potere, il po­polo, impaziente, innalzava la bandiera tricolore, e assaliva la guardia che custodiva le porte del palazzo pubblico, contando però nelle sue file parecchi tra morti e feriti.
A Cesena, a Ravenna s'era inalberato, il giorno ' il tricolore ; a Ferrara la rivoluzione, iniziata il 6, si compievaT8, nel qual giorno il Comitato provvisorio di Governo di Bologna proclamava decaduto il potere temporale dei papi, di fatto e di diritto, mentre saliva al soglio pontificio Gregorio XVI che, il giorno dopo, indirizzava ai sudditi un proclama nel quale, esposto il proprio dolore per gli av­venimenti seguiti, non avendo che brame pacifiche e conciliative, non cercando che ti bene di chi avrà sempre per figli invitava i
1 Protocollo cit., 7 febbraio.