Rassegna storica del Risorgimento
RIMINI ; MOTI 1831
anno
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1917
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Gr. Bottoni
Certo è che all' inluori dell' istituzione della guardia civica poco s'era fatto ; non si gridava che evviva, non si battevano che le mani ; a teatro si ballava sul palcoscenico, anche durante la rappresentazione, al suono del Qa ira, tanto che il gomitato stesso avea dato ordini speciali, fin dal giorno 7, perchè fosse; mantenuta la quiete e si applaudisse soltanto tra un atto Miro o tra pezzo e: pezzo.1
Giungeva intanto notizia dell'avvenuto cambiamento di governo in Pesaro che, non volendo il prolegato cedere, avea mandato i suoi deputati a chiedere aiuto al comitato di Rimini il quale, pervaso da un subito sentimento di gretto municipalismo* negò qualsiasi soccorso.1 Pesaro riusciva facilmente vittoriosa, ma fin d'ora si delineavano, non solo nel governo centrale di Bologna, ma nei singoli comitati, quei principi accademici, quella preoccupazione per le formule, quel!' inettitudine e impotenza all'azione, quella mancanza di solidarietà che dovevano annientare fatalmente le forze più vitali della rivoluzione.
Vari ed importanti avvenimefti andavano intanto maturandosi nell1 Emilia, nella Romagna, nelle Marche e nell'Umbria.
Già fin dal 4 febbraio saputasi a Bologna la rivoluzione di Modena, il popolo s'era raccolto in armi di Ironie al palazzo governativo gridando: libertà e indipendenza. Mòns. Glarelli, prolegato, fu invitato a deporre il Governo nelle mani dei rappresentanti del popolo e la sera del 5 partiva per Roma mentre, abbattute le insegne papali si formava un Governo provvisorio della città e provincia di Bologna con Giovanni Vicini, presidente.
11 giorno 5 si sollevavano pure Imola, Faenza, Forlì, dove, avendo il Gazzoli, prolcgato, rifiutato di rinunziare al potere, il popolo, impaziente, innalzava la bandiera tricolore, e assaliva la guardia che custodiva le porte del palazzo pubblico, contando però nelle sue file parecchi tra morti e feriti.
A Cesena, a Ravenna s'era inalberato, il giorno ' il tricolore ; a Ferrara la rivoluzione, iniziata il 6, si compievaT8, nel qual giorno il Comitato provvisorio di Governo di Bologna proclamava decaduto il potere temporale dei papi, di fatto e di diritto, mentre saliva al soglio pontificio Gregorio XVI che, il giorno dopo, indirizzava ai sudditi un proclama nel quale, esposto il proprio dolore per gli avvenimenti seguiti, non avendo che brame pacifiche e conciliative, non cercando che ti bene di chi avrà sempre per figli invitava i
1 Protocollo cit., 7 febbraio.