Rassegna storica del Risorgimento

PLACIDI BIAGIO ; ROSSI PAOLO ; ROMA ; MAZZINI GIUSEPPE ; MUSEI
anno <1940>   pagina <899>
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I fondi archivistici del Museo Centrale del Risorgimento 899
MAZZINI A GAETA. l) - Una fortunata coincidenza ha fatto sì che entrassero a far parte dell'Archivio del Museo Centrale del Risorgimento, in tempi diversi, le carte del Prefetto di Caserta e del Comandante il Forte di Gaeta all'epoca della pri­gionia di Giuseppe Mazzini. Esse sono ora conservate nel volume 207 e nella busta 502. Possiamo cosi seguire passo passo tutte le disposizioni emanate per il detenuto Sig. Mazzini, attraverso una ricchissima corrispondenza epistolare e telegrafica fra il Ministero dell*Interno il Prefetto di Caserta, la Procura del Re di Lucca, il Sotto­prefetto di Formia e le Autorità militari del Forte. Le lettere e i telegrammi di Gio* vanni Lanza sono stati in gran parte pubblicati; -) il reato del materiale è inedito
Il 15 agosto 1870 sappiamo che gli ordini ministeriali sono perchè il Mazzini venga trattato con tutti i riguardi dovuti all'età ed alla persona, per quanto egli non debba comunicare con nessuno, né scrivere: gli sono concessi dei libri. E queste disposizioni furono ben eseguite. Ecco la descrizione minuziosa delle stanze nelle quali è rinchiuso* delle guardie che lo sorvegliano (Mazzini non gradi molto i carabinieri, tanto che furono sostituiti da agenti in borghese), del suo orario di vita, ecco gli oggetti sequestrati nel suo bagaglio, che sappiamo consistere di un piccolo sacchetto: 3178 lire, una scatola di penne d'avorio, una portapenne, un cosmetico nero e un passa­porto inglese. La sua vita deve essere regolata in modo da evitare sciupìi e ruberie, evidentemente da parte dell'oste che gli serviva i pasti; non dovette, però, costare molto, se, ricevuto il conto di lire 151,20 per il perìodo dal 17 al 31 agosto, il Mini­stero notò che gli si dava da mangiare troppo poco a pranzo. Dal 1 settembre al 12 ottobre per il mantenimento del detenuto, il Governo pagò lire 498,55, cifra nella quale era compresa la rottura di una toeletta durante il trasporto nel Forte, toeletta che fu coscienziosamente riparata. Mazzini, del resto, chiese di potere pagare perso­nalmente sigari, bevande e gelati, ma non ci risulta che lo facesse veramente.
Mentre le autorità provinciali erano più rigide (Non vi è precauzione che basta , dice il Prefetto di Caserta), il Lanza si interessa perchè la salute del Mazzini sia curata e ne vuole notizie spessissimo, anche per smentire le voci che circolano. Ma si dice che vorrà tentare una evasione, e quindi controllo stretto su ciò che scrive e su ciò che riceve. Infatti il permesso di mandare notizie alle amiche più intime ed alla sorella gli viene accordato solamente il 23 agosto, e deve farlo alla presenza del Comandante del Forte, escludendo qualsiasi notizia politica; l'I 1 set­tembre avrà facoltà di scrivere articoli letterari su carta fornita dalle autorità e* il 14 settembre potrà leggere giornali, passati prima attraverso un vaglio minutissimo. Inutile elencare le precauzioni prese prima di consegnargli lettere a lui indirizzate.
La stessa difficoltà per i permessi di visita. Carlotta Benettini aveva chiesto di convivere col Mazzini, offerta che il Mazzini stesso declinò, d'accordo con il
i) Vedi, sull'argomento, G. FASSIO, Mazzini a Gaeta 15 agosto15 ottobre 1870, Poggio Mirteto, Sabina, 1912; C. ARA, Mazzini a Gaeta, in Giornale d'Italia, Roma, 18 luglio 1906; G. ÀSTEGIANO, G. Mazzini prigioniero a bordo di una nave italiana, in La Provincia di Padova, Padova, 27-28 luglio 1905; Lo., L*ultima prigionia di G. Maz-zini, in II Risorgimento Italiano, a. II (1909), p. 251; E. MICHEL, Intorno alVuhima prigionia di G. Mazzini, in // Risorgimento Italiano, a. Ili (1910), p, 488; F. VAIRO, Mazzini e il suo cuoco a Gaeta, in II Giornale di Sicilia, Palermo, 12 agosto 1937; Io-, Mazzini a Gaeta, in II Giornale di Sicilia, Palermo, 8 maggio 1937; T. ZANELLA, Mazzini prigioniero a Gaeta, in Gaxxetta Ferrarese, Ferrara, 20 dicembre 1927;
2) Vedi: CESARE MARIA DE VECCHI DI VAL CISMON, Le carte di Giovanni Lanza, voi. VL, Torino, R. Deputazione di Storia patria, 1938.