Rassegna storica del Risorgimento

CAMPANILE GENNARO
anno <1940>   pagina <902>
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Andrea Macchiarvlli
MMetJZIONE NEL RENDIMENTO DI GRAZIE ALL'ALTISSIMO PER LA OTTENUTA COSTITUZIONE
CASERTA
Popoli, felici Voi, che una volta alla fine quel Sapientissimo provìdo Dio che con infinite Sapienze tutte le umane cose, e le divine regge e governa, stenebrata la densa cali­gine del vivo errore del più sensato re sulla Terra Ferdinando Primo, e della Napoletana Nazione, vi richiamò alValma luce del vero.
Ella se mai, non per inganno o frode si fu finora fra le tenebre d'oscura notte ascosa. or tutta lieta, gaja e gioconda, a nuova vita sorgendo a voi ritorna.
Ed avventurata ancora tu progenie de* Sommi Eroi già ricomincia per te nuovo ordine di cose; già rinascono per te di Saturno i Regni, e il secai d'oro.
Tu pur dirai: l onor, la virtude e la probità degli avi miei, i savi consigli, l'invitto coraggio, il valore dei miei famosi maggiori mi han tanto bene acquistato.
E sempre più di tempo in tempo colla regie prole concorde vivendo stàbile, e fermo, immuni, ed illesi ti serberai quei diritti tuoi, che il Creator primo le umane generazioni producendo grazioso dono le fece, le impresse nell'anima, ed altamente le assiste.
Ecco compiti i desideri di tutti, ecco già soddisfatti i voti comuni.
Già il clemente cuore d'un Re, che ad un tempo stesso è amoroso Padre, ancora alle domande de' Cuori e d'amati suoi figli concorse.
Egli pietoso lo sguardo su di loro volgendo intenerito, e mosso ai languori dello più per innanzi florido Regno, ed alla per così dire Universale desolazione di quello, gl'ordini adorando che la Provvidenza che allo estremo dei mali fa pronto seguir l'Aurora di Pace, porge benigno ascolto al voto della Napoletana Nazione che da gran tempo un'esistenza polìtica ridomandava. E poteva egli resistere col suo paterno cuore sperimentato per lo innanzi con tante riprove, e non secondare i desideri de* veri suoi figli, ed amici, e degli amanti della Patria? No ! Il Re vi ha dato Vascólto, il Re vi ha acconsentito.
E di quei nuovi diritti alla riconoscenza, ed allo amore dei suoi egli fece acquisto: sarà sì troppo cara la vita di Lui, e il glorioso nome alla Patria, all'Italia, alla prosperità tutta; e la storia fedele lo collocherà fra i più illustri ed immortali benefattori dell'umanità!
Avventurato Regno, godi pur tranquillo di tanta tua felicità. Egli è teco il Supremo Rettore dell'Universo, Egli diresse i più sani consigli degl'amici del vero. Egli ispirò coraggio ne' cuori de' più famosi Eroi campioni ' distinti a riportare sì gloriosa impresa; il braccio potente, quasi per mano guidandoli, al riacquisto di quei primi diritti di natura che o svisati erano o all'intatto perduti condusseli.
Eran sul campo gli Orazj e Curiazj, i Decj, e Muzj, e la gloria tutta degl'antichi Latini: già esponevano i loro petti intrepidi alle ferite, già pronti erano a versare in gran copia il sangue per difesa del Re, della Patria, e dei diritti delle Armi: ma Colui che il tutto sa, Colui che il lutto può, seppe bene unire Popolo e Tempio, e Trono, e Foro per soddisfare i pubblici voli.
Ghiudevasi lo scioglimento del piagnevole giogo sotto di cui miseramente gemevasi. Eccolo infranto, il Re l'accorda, ed oh! qual sarà l'alleviamento delle importabili impo-smoni, come vedransi in poco scemare i Dazj, diminuiti i riservati diritti per quanto però i bisogni richiedono della Nazione: già pronte sono le nuove Leggi: pronti i nuovi stabilimenti che alla pace, atto tranquilla felicità comune concorrono.
Nazion felice! ascolta i Capi della Reale Costituzione che sulla Real parola del Re h stata già concèssa.