Rassegna storica del Risorgimento
SPIELBERG
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1940
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909
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Protocolli d'ingresso atto Spielberg 909
tardi, insieme con il Manfredini e l'Albertini: questo spiega perchè nei registri matricolari del carcere sia stata erroneamente fissata la sua sentenza al 26 aprile 1824 anziché al 27 dicembre 1823. Graziato nel 1830, fu dimesso il 1 agosto di quell'anno, unitamente al Pellico e al Maroncelli. Ritornato a Coccaglio e passatovi di 11 a poco a nozze, mori in Brescia il 3 febbraio 1859, alla vigilia della sospirata liberazione della Lombardia. *) tfel suo protocollo egli accenna alle conversazioni tenute intorno al letto ove Federico Confalonieri giaceva malato nella primavera del 1821, nelle quali si gettarono le basi del Governo Provvisorio da costituire in Milano allorché i liberali piemontesi avessero > come si sperava varcato il Ticino per entrare in Lombardia: speranza distrutta dall'intervento militare austrìaco e dalla prima Novara. Il Tonelii, come abbiamo letto, nega di essere entrato nella Federazione che daltronde non era da abbracciarsi, siccome inutile.
IV.
PROTOCOLLO DEL 4 AGOSTO 1826 REDATTO IIS* PRESENZA DEL PRIGIONIERO
DELLO SPIELBERG QUI SOTTONOMINATO (Ludovico Ducco)
IN SEGUITO AD ALTO ORDINE PRESIDIALE (vale a dire del Governatore della Moravia)
Mi chiamo Lodovico Ducco, sono nativo di Brescia, cattolico, di anni 43, non ammogliato, possidente, dimorante in Brescia,
I miei genitori sono già morti, non vi è più al mondo che un fratello e quattro sorelle. H fratello si chiama Pietro e abita a Brescia, come pure la sorella Maria che è sposa di un certo Antonio Grétti. Le altre tre sorelle: Caterina, Elma e Francesca sono suore nel
monastero delle Orsoline di Piacenza. Fino all'età di anni 9 rimasi in casa dei miei genitori e fili messo poi nel collegio di Monza, dove rimasi sino alla fine dei miei studi, per otto anni, dopo di che ritornai nella casa paterna, dove m'occupavo degli affari di casa. Più tardi amministravo le mie terre fino al momento in cui fili arrestato, il 21 Settembre 1822. Lodovico Ducco m. p.
II protocollo letto a voce alta, fu dal deponente firmato e chiuso ut supra
Muth. (trad. dal tedesco) J. Hartmann, attuario.
Lodovico Ducco è lo sventurato autore delle sciagure di tutti i Federati bresciani. Arrestato il 21 settembre 1822, in sèguito come s'è detto ad un'imprudenza del Tonelii, nel primo interrogatorio da lui subito due giorni dopo l'arresto si tenne sulle generali, denunziando soltanto Filippo Ugoni che egli sapeva emigrato dopo la cattura di Giacinto Mompiani: ma il 9 ottobre, dichiarandosi pentito del male commesso e fiducioso nella clemenza imperiale, rendeva note al Salvo tti tutte le fila della congiura bresciana. Più tardi, però, atterrito del funesto esito della sua debolezza, rivolgeva alla Commissione una supplica straziante perché non fossero piombate nel lutto tante o noratc famiglie: Che se è necessario al pubblico esempio il castigo, scenda esso
D Sul Tonelii, cfr,: MONTINI, op. cit., parte II, cap. II; ZAMBONI, op. cit., p. 196; Av., Il centenario del ritorno dallo Spielberg di Silvio Pellico e di A. T., in Brescia, Brescia, n. 8, agosto 1930; BULFERETTI D., // centenario della morte di S. Pellico, in VIllustrazione bresciana, Brescia, III, 29, 1 febbraio 1904; CHIATTONB D., A. T., nel comni. alle Mie Prigioni, Saluzzo, Bovo, 1907, pp. 466-69; FORESTI A., A. T., in Brixia, Brescia, n. 41, 16 maggio 1915; GUERRINI P., A. T., in Cospiratori bresciani del '21 (nella miscellanea di egual titolo dell*Ateneo di Brescia, 1924); RE L., A. T., in Cospirazioni e cospiratori lombardi, Brescia, Vannini, 1924,